Mirandola, il marocchino si è spacciato per minorenne

Il marocchino che ha dato fuoco alla sede dei vigiili urbani ha detto ai carabinieri di essere minorenne. Ma è stato smascherato dai test medici

Mirandola, il marocchino si è spacciato per minorenne

Per scampare a pene più dure, il marocchino senza fissa dimora che nella notte ha appiccato il fuoco alla sede dei vigili urbani di Mirandola (Modena) si è spacciato per minorenne.

Lo rivelano fonti del Viminale, secondo cui ai militari che lo hanno fermato il ragazzo ha dichiarato di non aver ancora raggiunto la maggior età. Sono bastati i test medici a smascherare la sua bugia. I carabinieri di Carpi intervenuti per arrestarlo hanno infatti accertato che il ragazzo ha 18 anni. In un primo momento gli stessi militari avevano riferito che non fosse chiaro se il giovane fosse maggiorenne o minorenne.

"L’episodio di Mirandola conferma il fallimento dei porti aperti e dell’accoglienza ai finti minorenni", ha commento Matteo Salvini, "La nostra idea non cambia: porti chiusi in Italia e, se vinciamo il 26 maggio, in tutta Europa".

Il giovane nella notte ha incendiato la sede della municipale per

vendetta dopo essere stato fermato nei giorni scorsi. Nel rogo sono morte due persone, residenti al primo piano dello stabile e sorpresi nel sonno dalle fiamme. Altri tre sono stati ricoverati per una grave intossicazione.

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