Molotov contro lo yacht dell'imprenditore che rise dopo la tragedia dell'Aquila

Francesco Maria De Vito Piscicelli stava dormendo insieme alla principessa Sofia Borghese nell'imbarcazione "Scarlett Always" attraccata a Porto Ercole

Molotov contro lo yacht dell'imprenditore che rise dopo la tragedia dell'Aquila

Una bottiglia incendiaria lanciata nella saletta di pilotaggio dello yacth Scarlett Always, imbarcazione di 12 metri ormeggiata a Porto Ercole. Fumo e fiamme. L'ennesimo atto intimidatorio. Protagonisti della vicenda sono stati la principessa Sofia Borghese e l'imprenditore napoletano Francesco Maria De Vito Piscicelli.

"Abbiamo temuto il peggio" racconta. Piscicelli è diventato un nome noto a causa l’intercettazione in cui rideva alla notizia del tragico terremoto che aveva appena devastato l’Aquila, parlando degli "affari" che si sarebbero potuti fare in Abruzzo con la ricostruzione. Ed è anche uno dei protagonisti dell’inchiesta sulle Grandi Opere. Suo era, infatti, l’appalto per la costruzione delle piscine di San Paolo, a Roma. Gli impianti, che avrebbero dovuto essere utilizzati per i mondiali di nuoto della Capitale, nel 2009, non sono mai stati aperti al pubblico, nonostante il loro costo di costruzione si sia col tempo quadruplicato.

Non è certo la prima volta che l'imprenditore viene preso di mira. Nel febbraio del 2012 era stato preso a pugni e calci da due uomini mentre camminava per il quartiere Parioli di Roma. Ed altri suoi beni, tra cui l'elicottero con cui portava la madre a pranzo ad Ansedonia, è stato dato alle fiamme.

Ma stavolta la situazione sembra essere diversa. "Abbiamo sporto denuncia per tentato omicidio, contro ignoti - sottolinea Piscicelli - ma abbiamo un sospetto: è stato l'ex marito della principessa".

L'accusa dell'imprenditore cade sul conte Fabrizio Sardagna Ferrari, 74 anni e noto alla giustizia a causa di un processo per maltrattamenti in famiglia e stalking ai danni della ex. Ma l'uomo si è subito difeso: "Ero a Roma. Sono dispiaciuto per l'incidente".

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