Tre alpinisti bellunesi sono morti precipitando dalla via Dino e Maria, una classica sul monte Cridola. Tutti e tre del Soccorso alpino della Stazione dell'Alpago, Andrea Zanon, falegname, Maudi De March, insegnate, e Davi Cecchin, neolaureato sono stati avvistati da un elicottero, dopo che il loro mancato arrivo al rifugio da cui erano partiti aveva fatto scattare l'allarme. Zanon e De March stavano addestrando Cecchin, che a breve sarebbe entrato nel Soccorso alpino insieme a loro, rocciatori esperti.
Partiti in mattinata per la scalata, i tre alpinisti non hanno mai raggiunto il rifugio Padova, dove erano attesi. Nel pomeriggio i gestori, preoccupati, hanno lanciato l'allarme. Un elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha scoperto in poco tempo quanto era successo. I soccorritori hanno poi recuperato i tre corpi. Dietro l'incidente forse il cedimento dei chiodi piantati nella parete, che li ha fatti precipitare per un centinaio di metri.
Sempre nel bellunese L.N., 49enne, era stato dato per disperso ieri sera. L'uomo si era incamminato con un amico per una passeggiata serale verso il rifugio Tissi, nella zona di Masarè.
Il secondo uomo lo aveva poi perso di vista e aveva dato l'allarme. Le squadre di soccorso avevano iniziato la ricerca, finito poco dopo le sei di stamattina, quando è arrivata la notizia che l'uomo era riuscito a scendere dalla montagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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