A otto anni intrappolata nel corpo di una centenaria. Lucy Parke, la bimba affetta dalla sindrome di Hutchinson-Gilford (più comunemente nota come progeria), non ce l'ha fatta.
Alla piccola originaria dell'Irlanda, subito dopo la nascita, era stata diagnosticata questa malattia genetica che provoca l'invecchiamento precoce del corpo, lasciando invece intatta la mente, e che porta a morte precoce entro i primi vent'anni di vita.
L'annuncio della morte della bambina è stato dato su Facebook dalla mamma Stephanie che le ha dedicato una poesia: "Abbiamo perso la nostra preziosa Lucy. La nostra piccola ha smesso di lottare, il suo corpo era ormai debole, ma il suo cuore era forte e il suo amore per la vita e il suo meraviglioso sorriso ci hanno resi orgogliosi di essere i suoi genitori. L'ultimo anno è stato duro e abbiamo il cuore spezzato e continuiamo a piangere, ma sappiamo che ora sei in Paradiso e ti siamo davvero grati per tutto ciò che ci hai insegnato, per gli abbracci, le risate e i sorrisi che ci hai regalato. Gli ultimi otto anni sono stati incredibili, grazie Lucy e grazie Dio, ci mancherai ogni singolo giorno", ha scritto.
Catherine Campbell aveva intervistato la piccola per il suo libro "When we can't, God can" e la ricorda ora così: "Lucy era bellissima sotto ogni aspetto e sono stata fortunata ad averla incontrata.
Negli ultimi anni ha combattuto coraggiosamente contro gli effetti che la progeria aveva sul suo piccolo corpo e ora è finalmente libera dal dolore e dalla limitazione della malattia, ma la sua famiglia è devastata dalla sua morte e il loro dolore è anche il mio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.