Li avevano messi nel congelatore. Più di 40 tigrotti, morti da poco tempo. E in men che non si dica, il paradiso delle tigri è diventato un inferno.
Nato nel 1999 per garantire rifugio ai cuccioli di tigre sfuggiti al bracconaggio, il "Tempio delle Tigri" Wat Pha Luang Ta Bua, presso Kanchanaburi, in Thailandia, è diventata una meta molto popolare trai turisti, che per pochi soldi potevano carezzare i felini (straordinariamente docili), e scattare foto con loro.
Il ritrovamento è avvenuto un paio di giorni fa, in seguito allo sgombero degli animali (137 in tutto) disposto dall'autorità giudiziaria. Da anni, infatti, associazioni animaliste lamentavano i trattamenti a cui le tigri erano sottoposte, come droghe e narcotici per renderle inoffensive, o bastonate e frustate.
Adesso i monaci responsabili del tempio sono accusati di violenze sugli animali e contrabbando: assieme alle carcasse dei cuccioli, è stata trovata quella di un cucciolo d'orso, pelli di tigre, delle corna di cervo, e bottiglie di plastica contenenti
ancora piccoli di tigre o parti di altri animali.Gli animali sono attualmente in fase di trasferimento verso altri rifugi, con la speranza di trovare finalmente la pace che il "paradiso" non ha saputo dargli.
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