"Un gioco, per me era solamente un gioco". Così la 23enne indagata per la morte di Giuseppe De Vito Piscicelli definisce quella scritta sul petto del suo fidanzato in arancione.
Il giovane - anche lui 23enne - è stato trovato senza vita, ucciso da una overdose di metadone. "Mi hai lasciato sola tutta la notte, mi vendicherò" era scritto sul suo petto. Lei, E. G., ha dormito accanto a lui "per tutta la notte" e ora confessa di essere lei l'autrice di quelle parole che gettano un'ombra inquietante sulla morte di De Vito Piscicelli. "Ma l'ho scritta con il pennarello, mica con il rossetto", dice alla polizia secondo il Messaggero, tentennando quando si tratta di ricostruire la notte tra lunedì e martedì. "Non so, non so", ripete. Eppure pare che sia stata proprio lei a passare Il metadone a Giuseppe De Vito Piscicelli, 23 anni da compiere, glielo avrebbe passato proprio lei a fornire il metadone al ragazzo.
I due si erano conosciuti nella comunità di recupero. E a domenica sera risale l'ultimo selfie, quello che lunedì sera finirà come foto profilo per l'account Facebook di Giuseppe. È stato scattato nella casa di viale di Villa Grazioli, ai Parioli. Qualche ora dopo, alle 7 del mattino del primo maggio, E.G.
sgattaiolerà via dalla stanza in cui la madre di Giuseppe troverà il figlio senza vita intorno a mezzogiorno. "No, per me non era morto, non lo so, non lo so", dice lei, prima indagata per omicidio colposo e ora per la morte in conseguenza di altro reato per la cessione del metadone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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