Svelate le cause della morte dell'attore Libero De Rienzo

L'autopsia e gli esami tossicologici hanno chiarito la causa del decesso dell'attore. De Rienzo ha assunto un mix micidiale di droghe prima di essere stroncato da un infarto. Ora si aggrava la posizione del pusher

Svelate le cause della morte dell'attore Libero De Rienzo

L'autopsia ha finalmente chiarito i motivi della morte di Libero De Rienzo. "Arresto cardiorespiratorio per intossicazione acuta e mortale da metaboliti di eroina". L'attore, trovato cadavere lo scorso 15 luglio nel suo appartamento in zona Madonna del Riposo a Roma, è morto per un infarto da overdose.

L'esame autoptico eseguito dal Policlinico Gemelli sul corpo di Libero De Rienzo - e disposto dalle autorità giudiziarie nell'ambito dell'inchiesta sul suo decesso - ha confermato quanto gli inquirenti avevano ipotizzato sin dall'inizio delle indagini. L'attore, famoso per avere ricoperto numerosi ruoli in tv e al cinema, è morto per un arresto cardiaco causato da un'overdose di eroina. Ma non è tutto. La sera della sua morte, De Rienzo ha assunto anche altre sostanze, un mix letale di droghe che solo gli esami tossicologici sono stati in grado di rilevare. Oltre all'eroina l'artista, 44 anni, ha consumato cocaina e tranquillanti a base di benzodiazepine, i quali però non avrebbero causato il decesso.

Ora la posizione del pusher, che avrebbe venduto la droga all'attore, si complica. La procura di Roma ha notificato un avviso di conclusione delle indagini a carico di Mustafa Minte Lamin, 32 anni. L'uomo, che da settimane si trova nel carcere di Regina Coeli, era irregolare in Italia e aveva già ricevuto due provvedimenti di espulsione dal paese, ai quali si era però sottratto. Il pubblico ministero Francesco Minisci, titolare dell'indagine, ha chiesto il rinvio a giudizio per il gambiano Mustafa Minte Lamin. Per lo spacciatore extracomunitario l'accusa è di detenzione e cessione di stupefacenti, oltre alla morte come conseguenza di altro reato.

Il gambiano è stato tradito dal cellulare. Le celle telefoniche hanno agganciato il segnale del suo telefonino mercoledì 14 luglio proprio davanti alla casa di De Rienzo. E il registro delle chiamate e gli ultimi messaggi Whatsapp con l'attore lo hanno inchiodato alle sue responsabilità.

Ora Mustafa Minte Lamin è accusato di avere venduto droga anche ad altre cinque persone oltre all'attore. Il reato di morte come conseguenza di altro reato è stato contestato dalla procura capitolina alla luce del collegamento emerso tra la cessione dell'eroina e la morte di Libero De Rienzo.

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