"Lascio ogni mio avere, beni mobili e immobili" per un valore di oltre 1 milione di euro, "alla dottoressa Elena Cattaneo, senatrice a vita, perché li destini come meglio crede alla ricerca scientifica". C'era scritto così nel testamento di Franco Fiorini, dirigente amministrativo di un'azienda edile del bolognese, malato di poliomielite e morto a 64 anni, secondo quanto riferito dal Comitato testamento solidale di cui fanno parte 16 organizzazioni no profit italiane, nell'ultima fotografia scattata sul fenomeno dei lasciti solidali, con il patrocinio del Consiglio nazionale del notariato. Due le storie di generosità più recenti raccontate dal Comitato, registrate nello scorso fine settimana, a distanza di 24 ore l'una dall'altra.
Oltre al gesto di Fiorini c'è infatti quello di Rosa Cocchetti Maggi, deceduta a 93 anni, alle spalle una lunga carriera di maestra elementare a Castellone nel Cremonese, che ha destinato un patrimonio stimato in circa 1 milione a 4 realtà del suo paese, attive in ambito sociale. Franco ha contratto la polio poco prima della diffusione del vaccino. Chi lo conosceva bene lo descrive come una persona serena nonostante la malattia, ma nessuno poteva immaginare quello che il notaio ha letto aprendo la busta che conteneva le ultime volontà dell'uomo. "Rimasta incredula" anche Cattaneo: "All'inizio - spiega il Comitato - la scienziata ha pensato che si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto. I due infatti non si sono mai conosciuti in vita, ma dopo qualche verifica l'incredibile storia è risultata a tutti autentica": Franco ha lasciato all'esperta di staminali "il patrimonio di una vita (denaro, titoli, alcuni immobili, per un valore di più di 1 milione di euro)". Rosa invece ha trascorso 32 anni in cattedra e tra banchi. Rimasta vedova e dopo aver perso i suoi due figli, ha destinato il suo patrimonio (600 mila euro in denaro e un immobile del valore stimato di circa mezzo milione di euro) per sostenere 4 realtà del suo paese in ambito sociale.
"Le storie straordinarie di Rosa e Franco - dichiara Rossano Bartoli, segretario generale della Lega del Filo d'Oro e portavoce del Comitato testamento solidale - si aggiungono a quelle di tante altre persone comuni, di oggi e di ieri, benestanti e non, che con un lascito solidale hanno cambiato in meglio e concretamente la vita di altre persone. Per farlo non serve avere grandi patrimoni, si può fare anche un piccolo gesto per aiutare chi ha più bisogno". Quelli di Rosa e Franco non sono dunque casi isolati.
Nonostante la crisi economica - ricorda il Comitato - negli ultimi 10 anni, i lasciti solidali nei testamenti degli italiani non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Cresce il loro valore economico, con un incremento fino al 10% per il 30% delle organizzazioni del Comitato Testamento Solidale, tra il 20% e il 40% per il 15% delle associazioni, di oltre il 40% per un altro 15%".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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