"Ho toccato un sistema di potere che sta reagendo frontalmente contro di me e queste sono le conseguenze". Così Paola Muraro conferma l'intenzione al suo staff di non voler mollare la poltrona da assessore. Questa mattina l'assessora all'Ambiente della Giunta Raggi, dalla sua pagina Facebook aveva chiesto "il rispetto della dignità delle persone" che "deve sempre collocarsi al primo posto, qualsiasi attività lavorativa e professionale si svolga. Sottoporre alla gogna mediatica un individuo, tentando di infangarne e inficiarne anche la vita privata, rappresenta esattamente l'opposto della nobilissima funzione che anima il mestiere del giornalista". "La ricerca della notizia - prosegue Muraro- non dovrebbe mai trasformarsi in un atto di sciacallaggio volto a smontare, pezzo dopo pezzo, la vita degli esseri umani. Ogni parola esercita, infatti, un peso specifico che si traduce sulle nostre esistenze".
"Aspettiamo almeno di capire quali siano i capi di imputazione. Da noi non funziona che aspettiamo il terzo grado di giudizio, ma ancora non c'è nemmeno un avviso di garanzia". Insomma ormai in Campidoglio è guerra di nervi. E la Muraro ha deciso di sfogarsi sui social.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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