Napoletani spariti in Messico. La svolta: arrestato un narcos

Un narcotrafficante internazionale, Josè Guadalupe Rodrìguez Castillo, è stato arrestato. Potrebbe aver comprato i tre italiani scomparsi

Raffaele Russo, Antonio Russo, Vincenzo Cimmino
Raffaele Russo, Antonio Russo, Vincenzo Cimmino

Svolta nelle indagini in Messico. Un narcotrafficante internazionale, Josè Guadalupe Rodrìguez Castillo, è stato arrestato. L'uomo è conosciuto don Lupe e potrebbe essere lui, secondo gli inquirenti messicani, a "comprare" da poliziotti corrotti il 31 gennaio scorso il 60enne Raffaele Russo, il figlio 25enne Antonio e il nipote 29enne Vincenzo Cimmino, bloccati a Tecalitral, nello stato di Jalisco.

Il 24 febbraio scorso eranostati arrestati quattro agenti di polizia. Secondo chi indaga avrebbero consegnato i tre napoletani a un gruppo criminale. Secondo quanto riportano i media locali, a prenerli in carico dal giorno in cui sono scomparsi da quella pompa di benzina sarebbe stato proprio Castillo.

Arrestato a Guadalajara, nell'ovest del Paese, il nascotrafficante a capo del gruppo del Càrtel Jalisco Nueva Generaciòn avrebbe preso i tre dalla polizia per poi chiedere il riscatto.

La storia è balzata agli onori della cronaca anche perché il figlio di una delle vittime aveva riferito ai media che i tre napoletani erano stati venduti "per 43 euro". I tre erano entrati in Messico come turisti ma poi si erano messi a vendere generatori elettrici per condizionatori.

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