Clamorosi sviluppi sono emersi nelle ultime ore riguardo la scomparsa in Messico di Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino, i tre cittadini napoletani di cui non si hanno più notizie dallo scorso 31 gennaio.
“Dai fascicoli delle indagini condotte dalla Procura messicana sulla scomparsa dei tre italiani in Messico, emergono fatti chiari e trasparenti: i responsabili ora hanno dei nomi e dei cognomi e anche la vicenda è stata ricostruita perfettamente. La verità é a portata di mano". Ad annunciarlo è Claudio Falleti, legale delle famiglie dei nostri connazionali spariti.
Lo stesso avvocato riferisce che domani a Montecitorio incontrerà il Presidente della Camera Roberto Fico; all’appuntamento parteciperà anche una delegazione composta dal figlio e dalla cognata di Raffaele Russo e dalla moglie di Vincenzo Cimmino. “Vogliamo che lo Stato ci dia quella forza in più per chiudere il cerchio” ha aggiunto Falleti, “dai responsabili di quella sparizione, che sono stati individuati, vogliamo sapere dove sono i nostri connazionali. Non deve trascorrere altro tempo inutilmente, ormai sono passati quattro mesi. La campagna elettorale é finita. C'è un governo e la politica ora non ha più scuse. Tutti gli attori di questa vicenda hanno nomi e cognomi e, quindi, è il momento di assumersi tutti le proprie responsabilità. Arriviamo tutti per fare finalmente luce su questa vicenda”.
Inoltre il legale comunica di essere pronto a chiedere un incontro anche con i ministri dell'Interno, degli Esteri e del Sud.
Dalle prime notizie parrebbe che Antonio Russo e Vincenzo Cimmino siano stati prelevati da poliziotti e condotti in una località di montagna. Qui ad attenderli ci sarebbe stato il vice capo della polizia di Jalisco, Hilario Farias Mejia, e don Angel, un noto personaggio del posto ritenuto legato alla malavita che viene descritto in modo piuttosto preciso dai gendarmi.
Altri interessanti particolari utili alle indagini emergono dalle 22 pagine dei verbali dell'inchiesta. Sembrerebbe che i due cugini fossero alla ricerca di Raffaele Russo, padre di Antonio e zio di Vincenzo, sparito qualche ora prima.
Grazie ad un messaggio whatsapp scritto da Antonio ed inviato al fratello Francesco si è venuti a sapere del coinvolgimento di agenti della polizia locale nelle sparizioni di almeno due dei tre italiani.
Secondo quanto emerge dai verbali degli interrogatori dei quattro agenti arrestati, una volta giunti all'appuntamento don Angel avrebbe detto “Ora li prendiamo, li
portiamo dov'è l'altro italiano” facendo intuire, così, di sapere dove si trovasse Raffaele.Al momento risultano ricercati i vertici della polizia di Jalisco ma nessuna misura cautelare è stata emessa nei confronti di don Angel.
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