Napoli, capretto in carrozzina per il rito musulmano: "Fermo, non sgozzarlo"

Il consigliere Iodice intercetta uno straniero con un capretto legato su un passeggino, probabilmente pronto al sacrificio per la festività. Resta alta la tensione tra i residenti della zona di piazza Garibaldi a Napoli

Napoli, capretto in carrozzina per il rito musulmano: "Fermo, non sgozzarlo"

Polemiche a Napoli per la “Id al-adha”, la festa islamica del sacrificio, che si svolgerà tra la serata di oggi martedì 21 agosto e sabato 25.

Seguendo la tradizione, il rituale prevede il sacrificio mediante sgozzamento di un animale adulto e fisicamente integro, in genere un ovino un bovino o un camelide. È proprio questo aspetto particolare ad aver allertato gli animalisti ed i residenti della zona di piazza Garibaldi, scelta come luogo per i festeggiamenti. Dinanzi a tali preoccupazioni ha cercato di stemperare la tensione il responsabile dell’immigrazione della Cgil Campania Jamal Qaddorah, negando che episodi del genere si siano verificati durante le celebrazioni. Ciò nonostante il livello di attenzione si è mantenuto decisamente elevato tra la popolazione.

Ne è prova il video ripreso da Salvatore Iodice, consigliere della II municipalità, che ha intercettato uno straniero pronto a compiere il rituale fino in fondo. “Ero in auto con mia moglie in via Annunziata”, ha raccontato il consigliere su “Il Mattino”, “ed ho visto con la coda dell’occhio un ragazzo con un passeggino, da cui si intravedevano le zampe di un animale. Allarmato sono sceso dall’auto urlando contro il ragazzo intimandogli di liberare il capretto.

Iodice minaccia lo straniero dicendo che avrebbe chiamato le forze dell’ordine, ed in effetti è così che è andata a finire, con 4 volanti giunte sul posto per cercare di risolvere il problema. “Il giovane diceva di aver fatto sempre questa cerimonia nel suo paese e che era sua intenzione continuarla a fare.”, ha proseguito il consigliere.

Lo straniero, un cittadino di nazionalità marocchina,

è stato quindi identificato e denunciato per maltrattamento di animale. Nonostante questo primo tentativo di aggirare le leggi italiane sia stato sventato, permane la preoccupazione tra i residenti per i prossimi giorni.

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