Va a cercare l’ambra in Egitto, si arrampica per trovare l’incenso in Oman, in India scava le radici della pianta di haoud e in Italia seleziona le più odorose foglie di pomodoro. Per le sue essenze, che interpretano le persone come gli ambienti, Sileno Cheloni gira il mondo come un profumiere esploratore.
La sua «firma olfattiva» la mette solo su fragranze originali, nate da una sofferta sperimentazione nel suo laboratorio fiorentino di Aquaflor, di fronte al misterioso «organo» in cui compone in modo sempre diverso le note-materie prime, come una sinfonia. «Un nuovo profumo - spiega il famoso «naso»- nasce sempre da un “errore“, quando si esce dalle regole già conosciute per cercare qualcosa di diverso».
«Nobili», «Rari», «Preziosi», sono le tre categorie di essenze di Cheloni, sempre nate su misura, da un contatto empatico nell’incontro con una persona o un ambiente. Per insegnare anche ai profani a miscelare note di fiori e frutti, funzioni di eleganza e seduzione, piacere e vitalità, il guru del profumo tiene anche dei workshop a Firenze, vicino alla basilica di Santa Croce, che si concludono con la composizione di essenze personalizzate. La famosa attrice Helen Mirren gli ha chiesto due anni fa come portarsi in Inghilterra i profumi della sua amata tenuta in Puglia, lui è andato lì nella sua casa in mezzo alla campagna del sud, a respirare l’aria delle piante e del mare, è tornato a lavorare al suo organo fiorentino e quando ha trovato la giusta fragranza gliel’ha consegnata in occasione del suo compleanno. Per Tonino Lamborghini, figlio del fondatore della casa automobilistica, si è seduto in una macchina d’epoca del museo dedicato al padre Ferruccio, in modo da ispirarsi proprio a quei particolari odori. Ha creato profumi personalizzati per l’attore Giorgio Panariello, con il sandalo dal carattere forte e per il direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, ha mischiato rose, legni e spezie. Ha anche dedicato un’essenza a Marilyn Monroe, tirando fuori dalle teche della mostra dell’anno scorso a Torino cosmetici, vestiti e accessori, per evocarne la presenza.
Il profumo «Renaissance», presentato a Palazzo Vecchio per l’anteprima della serie tv sui Medici, è nato mettendo insieme la noce moscata, il pepe e la trementina delle botteghe dei grandi pittori rinascimentali.Ora Sileno studia, per la prima volta, come caratterizzare alcuni dei più fascinosi hotel di lusso italiani. Una nuova esperienza, che ha cominciato naturalmente a Firenze, con il profumo d’ambiente per il Relais Santa Croce, proprio a due passi dal suo laboratorio. Nell’antico Palazzo Ciofi Jacometti ha voluto immergersi nell’atmosfera delle sue suite, tra mobili d’epoca, affreschi e arazzi, ha meditato a lungo nella suggestiva e monumentale sala della musica, con la finestra segreta celata in alto nella parete dove una volta sedeva la piccola orchestra e ha ascoltato i suoni di pianoforte e arpa che ancor oggi interpretano i più famosi compositori lirici italiani per raffinati eventi privati che trasformano lo spazio in un teatro aperto alla città. L’essenza è già nata e accoglie gli ospiti con un delicato sentore di ambra.
Il «naso» sta già lavorando per creare un profumo che racchiuda l’essenza di ogni hotel del Gruppo Baglioni, a Roma, Milano, Venezia... Ognuno diverso, ognuno evocativo di un particolare ambiente, della sua storia tra ieri e oggi.I progetti sono tanti. A fine maggio Aquaflor aprirà anche a Madrid e nei prossimi mesi a Dubai, ma prima Cheloni sta curando l’inaugurazione lì di un raffinato museo del profumo, perchè l’evento commerciale ha sempre radici nella ricerca culturale.E a giugno, un altro obiettivo: il lancio del profumo «Invisible», creato insieme a Jane Fortune, studiosa americana che con la Fondazione Advanzing Women Artists, è impegnata a fa conoscere nel mondo le donne che nell’antichità si dedicarono alle arti, ma sempre nell’ombra, magari nascondendosi dietro nomi maschili. Invisibili, appunto, e di qui il nome del profumo di Cheloni, con note di violetta.
Sono donne pittrici come Artemisia Gentileschi o Violante Siries Cerotti, o Plautilla Nelli, la suora pittrice del ’500 alla quale finalmente è stata dedicata agli Uffizi la prima mostra monografica, mentre l’associazione della Fortune ha lanciato una campagna di raccolta fondi per restaurare il suo enorme quadro su «L’ultima cena».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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