Nei giorni scorsi il premier Giuseppe Conte, parlando del Natale, aveva invitato gli italiani a trascorrere le ormai imminenti festività in modo diverso pensando più al lato spirituale della ricorrenza religiosa che a quello materiale. "Considereremo la curva epidemiologica che avremo a dicembre ma il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all'economia. Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è senz'altro anche un momento di raccoglimento spirituale", aveva spiegato il presidente del Consiglio parlando in collegamento a "Futura: lavoro, ambiente, innovazione", la tre giorni della Cgil. Addirittura il premier si era spinto oltre tanto che, quasi nell’inedito ruolo di pastore delle anime, aveva spiegato che "il raccoglimento spirituale, farlo con tante persone non viene bene".
Dietro questo invito a celebrare in un modo diverso il Natale forse si nasconde la preoccupazione legata al diffondersi del coronavirus nel nostro Paese. L’emergenza sanitaria provocata dal coronavirus non è finita e di sicuro inciderà sui comportamenti degli italiani per molto tempo ancora. Vivere le festività in modo più spirituale è un bene ma paradossalmente il governo potrebbe mettere dei paletti proprio a quanti vogliono partecipare ai riti religiosi. È possibile, infatti, che ci siano ostacoli per la Messa della Vigilia. Il motivo è legato al coprifuoco che dovrebbe essere confermato anche a Natale.
Come ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, l'argomento terrà banco oggi pomeriggio nella riunione di Conte con i capi delegazione. L’esponente del governo, però, dagli schermi di La7 ha lanciato un'anticipazione: "Allo stato, il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa della vigilia". Speranza, consapevole della delicatezza della questione, ha poi spiegato che "una valutazione sarà fatta nei prossimi giorni".
Certo è che così facendo l’invito del premier a trascorrere il Natale in modo più spirituale pare sia destinato a saltare. La Messa di mezzanotte è uno dei riti più importanti per i cristiani. Non si capisce se i fedeli che non potranno presenziare alle celebrazioni potranno recarsi con tranquillità il 25 dicembre mattina in chiesa. In questo caso il coprifuoco potrebbe rivelarsi deleterio. I fedeli che non si recheranno alla Messa di mezzanotte potrebbero affollare i luoghi di culto il giorno seguente creando, così, assembramenti. Un potenziale pericolo perché il Covid-19 non ha orari e non va in vacanza.
Purtroppo l'incertezza nel governo regna ancora sovrana. Oltre alla Messa della Vigilia vi sono tanti dubbi anche sugli altri appuntamenti tradizionali, meno spirituali ma pur sempre importanti per gli italiani. Tra questo vi è il cenone che, forse, non ci sarà: "Bisognerà limitarsi agli affetti più stretti", sottolinea il ministro della Salute. Non si parla con esattezza di numeri ma si ipotizza che a tavola ci si potrà sedere al massimo in sei, oltre ai conviventi.
Sarà, invece, agevolato lo shopping: i negozi, a partire dal 4 dicembre, dovrebbero allungare l'orario per evitare assembramenti. Non è chiaro se il coprifuoco subirà uno slittamento.
Gli spostamenti saranno limitati allo stretto necessario, con criteri da decidere. Ma gli italiani dovranno rinunciare agli sport in montagna: gli impianti sciistici rimarranno chiusi. Al momento l’unica certezza è che il Natale 2020 sarà celebrato in modo diverso. Come ancora non si sa.
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