Piovono polemiche sul carcere “Pasquale Di Lorenzo” di Agrigento. Da un’ispezione condotta a fine estate da una delegazione del partito Radicale e dall’Osservatorio carceri delle camere penali emergerebbe una situazione drammatica su più fronti. Non solo problemi di carattere strutturale, ma anche presunte violenze sui detenuti che si trovano in isolamento alle quali si aggiungono le precarie condizioni di detenzione per le altre persone.
Il Partito Radicale ha raccolto le testimonianze dei detenuti mettendo tutto nero su bianco. Molti detenuti nei reparti di isolamento denunciano di aver visto o subito comportamenti violenti da parte degli agenti della polizia penitenziaria. Uno di loro dice di essere stato lasciato in manette per un giorno e una notte intera senza poter mangiare e bere. Ha aggiunto di essere stato nel frattempo preso a schiaffi e pedate. Altri dicono poi di aver visto gente ammanettata e fatta strisciare per terra.
Un detenuto riferisce alla delegazione: “Sono in isolamento da sette mesi. Mi trovo qui perché protesto, vorrei essere trasferito in un carcere della Puglia, qui il blindo della porta è stato chiuso per una settimana, io faccio solo un’ora e mezza d’aria perché nel passeggio non c’è il wc e se torno in cella per andare in bagno poi non mi fanno ritornare al passeggio”.
Un altro recluso ristretto in una cella liscia racconta: “Sono arrivato in questo carcere sabato 27 luglio, proveniente dal carcere di Messina. Al mio arrivo ho dimenticato di prendere la fornitura, il giorno dopo l’ho fatto presente perché mi serviva la carta igienica, ma mi hanno lasciato senza carta igienica fino al venerdì successivo, e non mi hanno consentito nemmeno di comprarla. Sono in cella liscia dal 3 agosto”.
Non mancano poi le criticità riscontrate sulla struttura del carcere come ad esempio le finestre di molte camere che hanno delle reti così strette da limitare l’ingresso di aria e di luce. I cortili di passeggio, in tutto sei, sono spazi squallidi, con il wc alla turca, sprovvisti di panchine. Una testimonianza forte quella resa dai detenuti, seppur da appurare. Appunto per questo motivo la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta, al momento contro ignoti, in cui si ipotizzano i reati di violenza privata e omissioni in atto d’ufficio.
Da una parte le presunte violenze sui detenuti e le precarie condizioni della struttura. Dall’altra parte non mancano però i sempre più frequenti casi di aggressione sugli agenti denunciati dal sindacato di polizia penitenziaria e le crescenti richieste di trasferimento altrove da parte degli stessi agenti. Un centinaio le richieste solo nell’ultimo mese.
Una situazione che richiede dunque dei chiarimenti il più presto possibile.
La questione è divenuta oggetto di una interrogazione parlamentare posta ai ministri della Salute e della Giustizia. A loro è stato chiesto di intervenire anche con l’ausilio di telecamere dentro la struttura per accertare la verità su tutto quello che è stato raccontato.
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