All'orizzonte della Monte dei Paschi di Siena spunta c'è la possibile aggregazione con le Poste. Tra l'altro un'operazione che potrebbe coinvolgere anche BancoPosta e che già venne anticipata su Il Giornale.
Secondo Repubblica, il dossier su questa opzione sarebbe allo studio del goeverno dopo il tentativo fallito di sinergia tra la Banca Popolare di Milano e Ubi Banca. Nell'articolo si legge: "Nelle stanze dell'esecutivo nelle ultime ore è arrivato un nuovo dossier. Che riguarda appunto il possibile rapporto tra Mps e Poste. Un'ipotesi che i diretti interessati stanno ancora studiando. Ma che ha trovato fin dalle prime analisi alcune risposte convincenti".
Sempre secondo il quotidiano il matrimonio tra la Popolare e il Banco sarebbe fallito, così, "sulla linea che unisce Palazzo Chigi e Tesoro si sta iniziando a valutare un'alternativa. Il coinvolgimento della società guidata da Caio". Nell'articolo non si eslcude però l'inserimento e l'interessamento "di altri soggetti". Repubblica, però sottolinea come ci potrebbero anche essere diverse possibilità per la Montepaschi: "che altri player disinteressati ad una totale acquisizione possano rientrare in gioco ad esempio su alcuni aspetti specifici di Mps. Le quattro 'nuove banchè che nasceranno dalle ceneri di Etruria, Carife, Carichieti e Marche potrebbero trovare una nuova vita con Mps attraverso il sostegno più solido di Poste e Cdp. O ancora: Unicredit ha una presenza poco diffusa in Toscana. E potrebbe essere interessata ad una parte delle filiali del Monte".
Le ipotesi di Repubblica vengono però smentite dal ministero dell'Economia, che precisa:
"Ipotesi di operazioni che coinvolgono Poste Italiane nel riassetto del settore bancario e in particolare l'indiscrezioni che vedono la società interessata all'acquisizione di Mps sono destituite di ogni fondamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.