La tragedia del neonato trovato morto a Terni ha scosso la città umbra. La madre, una 27enne ternana, ha confessato ed è in stato di fermo. La donna ha abbandonato il figlio, partorito ieri mattina in bagno, perché non aveva modo di mantenerlo. Lo ha lasciato in una basta di plastica. Ed è da uno scontrino al suo interno che si è arrivata all'identità della madre. Con un'altra figlia di tre anni, la donna non poteva permettersi un altro bambino. Da quanto ha spiegato agli agenti, avrebbe tenuto nascosta la gravidanza a tutti per via della costituzione molto robusta. Poi il gesto orrendo, una volta partorito.
La presidente del Movimernto per la Vita, Marina Casini Bandini ha rilasciato una dichiarazione su quanto accaduto a Terni. "Frutto della disperazione e della solitudine, il nuovo dramma del neonato trovato senza vita in un sacchetto di plastica nella periferia di Terni, interpella tutta la società, istituzioni comprese". Secondo Bandini, "è evidente che molto di più si deve fare per far conoscere la possibilità di partorire in ospedale mantenendo l'anonimato della madre".
"È chiaro che molto probabilmente è mancata una prossimità fatta di condivisione e sostegno nei confronti di questa mamma vittima anche lei del suo gesto. Ma questa vicenda ci porta anche a riflettere sul supremo abbandono, quello dei bambini cui è impedito di nascere".
Per la presidente del Movimento per la Vita, "è necessario insistere tenacemente e agire sul piano culturale e su quello assistenziale perché ad ogni bimbo sia garantito il diritto di vivere e ad ogni mamma la serenità che nasce dal sapere che ogni sua difficoltà può trovare soluzione in una società pronta ad accogliere lei e il suo bambino".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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