"Nessun abuso per i voli di Stato". Su Salvini fu solo fango

A uscire indenni anche i funzionari del ministero dopo la decisione dei giudici del tribunale di Roma

Il leader della Lega Matteo Salvini
Il leader della Lega Matteo Salvini

È arrivata l’archiviazione del procedimento a carico del leader della Lega Matteo Salvini sui voli di Stato. Il collegio per i reati ministeriali del tribunale di Roma ha recepito la richiesta della procura, che a maggio scorso si era pronunciata nel merito. Cadono, quindi, le accuse nei confronti del capo del Carroccio. Salvini, quando era ministro dell’Interno, non ha commesso nessuna irregolarità utilizzando gli aerei della polizia e altri mezzi dei vigili del fuoco. A uscire indenni in tribunale sono anche i funzionari del ministero coinvolti nell’indagine: nessun abuso, il tutto si è svolto secondo le regole.

La vicenda

L’archiviazione del tribunale di Roma riguarda una vicenda che ha suscitato molto clamore sui mass media, tanto da provocare forti scontri politici e l’apertura di un’inchiesta da parte della magistratura. I giudici hanno deciso che né Salvini né i dirigenti pubblici hanno commesso reati. La corte dei conti, poi, ha evidenziato come non sussista alcun danno erariale, poiché i soldi spesi per i voli con i mezzi dello Stato non sono superiori a quelli che sarebbero stati necessari per effettuare il trasporto con aerei di linea privati. Lo stesso Salvini, oltretutto, appena i giornali e le televisioni avevano gridato allo scandalo per i voli di Stato, aveva fornito dettagli sui suoi spostamenti, confermando che in nessuna occasione erano stati utilizzati mezzi della polizia e dei vigili del fuoco per motivi non riguardanti il suo ruolo istituzionale.

L’indagine

Al vaglio dei magistrati erano finiti 19 voli. Salvini, nel lasso di tempo in cui ha utilizzato mezzi di Stato in qualità di ministro dell’Interno, ha effettuato 43 tratte. Esclusi i trasferimenti istituzionali in diverse nazioni dell’Africa e a Genova, in occasione del disastro del ponte Morandi, al leader della Lega venivano contestati altri viaggi che coincidevano con l’organizzazione di manifestazioni elettorali a favore del Carroccio.

Salvini aveva già respinto ogni sospetto fornendo agli organi di stampa i documenti prodotti sui voli dai funzionari del ministero, adesso il tribunale, la procura e la corte dei conti di Roma hanno definitivamente chiuso il caso confermando che l’ex ministro dell’Interno si è mosso nel pieno rispetto dell’esercizio delle sue funzioni.

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