Nessuno vuole comprare la casa che fu di Goffredo Mameli

Nel palazzo che diede i natali al padre dell'inno d'Italia due gli appartamenti vuoti

Nessuno vuole comprare la casa che fu di Goffredo Mameli

Quattro cartelli, che dicono tutti la stessa cosa: in un palazzo a Genova, quello che diede i natali a Goffredo Mameli, due appartamenti sono in vendita e nessuno pare volerli. Una sorte non particolarmente felice per un luogo in fondo di rilevanza storica, di cui racconta quest'oggi La Stampa.

Nei caruggi di Genova, in piazza San Bernardo, c'è il palazzo dove Mameli visse. Unico elemento a ricordarlo: una targa che ricorda l'autore delle parole dell'inno nazionale. Finita nel 1876, sei anni dopo la breccia di Porta Pia. Peccato che il palazzo su cui venne apposta non fosse nemmeno quello dove davvero era nato, come scrive il quotidiano, ma piuttosto un edificio dove abitò solo per alcuni anni.

E se è

vero che, questo si dice, le parole dell'inno furono scritte negli scantinati del palazzo in piazza San Bernardo, è anche vero che nessuno ci pensò più. Quando venne il momento di ristrutturare l'edificio vennero distrutti.

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