Niente ospedale: detenuto aggredisce medico e poliziotto al carcere di Marassi

Protagonista è un detenuto italiano, associato al penitenziario genovese di Marassi, che ha dato in escandescenze, mettendo a soqquadro l’infermeria dell’Istituto di pena

Niente ospedale: detenuto aggredisce medico e poliziotto al carcere di Marassi

Ha lanciato una sedia contro un medico, prendendo a calci e pugni un poliziotto, colpevoli entrambi di non aver assecondato la richiesta di essere portato in ospedale per un banale mal di testa, che avrebbe potuto curare anche in carcere. Protagonista è un detenuto italiano, associato al penitenziario genovese di Marassi, che ha dato in escandescenze, mettendo a soqquadro l’infermeria dell’Istituto di pena. Ancora una volta le carceri liguri fanno discutere per la violenza dei detenuti, come accaduto non molti giorni fa a Sanremo, dove si è verificata una vera e propria rivolta. Alla fine il detenuto è stato portato in ospedale e l’agente al pronto soccorso per essere visitato e refertato.

“E’ un ennesimo atto di violenza - commenta il segretario generale del Sappe, Donato Capece - che giustifica il nostro sit in di protesta già organizzato per il prossimo 9 novembre, davanti all'istituto di Marassi. E' inconcepibile osservare inermi questi episodi che coinvolgono la polizia penitenziaria, diventata un bersaglio per le lamentele o richieste della popolazione detenuta”.

E poi. ”Abbiamo già detto tanto sull'andamento delle carceri liguri - prosegue Michele Lorenzo del Sappe Liguria - protagoniste di due evasioni, quattro suicidi e una trentina di aggressioni al personale. Crescono gli episodi negativi ai quali la polizia penitenziaria è lasciata da sola, senza indicazioni o validi strumenti per contrastare la negatività del sistema carcere che in Liguria parrebbe maggiormente amplificato”.

Conclude Lorenzo: "La polizia penitenziaria sta pagando uno scotto pesante in termini di violenza e aggressioni fisiche e questo non si può più accettare e tollerare. Ci meraviglia il silenzio del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

Avremmo gradito una sua posizione politica su quanto accade oggi nelle carceri liguri visto che il Provveditorato regionale non pare valutare con sufficiente attenzione quanto accade nel suo distretto rigettando le nostre proteste e proposte".

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