Blitz “No Tav”, questa mattina, poco dopo le ore 7, alla stazione di Milano Porta Romana, dove un gruppo di persone con volto coperto è sceso sul binario, davanti al convoglio Trenord 24922 della linea S9 Saronno-Seregno-Albairate, appena giunto alla fermata, e ne ha impedito la ripartenza srotolando uno striscione con la scritta "Solidarietà con i resistenti No Tav". I manifestanti hanno anche imbrattato i vetri della cabina di guida e i fanali con vernice spray di colore nero. Il macchinista del convoglio, sceso dalla cabina di guida per verificare quanto stesse accadendo, è stato colpito al volto da spruzzi di vernice con bombolette spray da parte dei manifestanti, poi fuggiti.
L’episodio, fa sapere Trenord, è stato segnalato alle forze dell'ordine. Sul posto sono intervenute due pattuglie di carabinieri e la polizia ferroviaria. Il macchinista, precauzionalmente trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, è stato visitato e successivamente dimesso. A causa dell'episodio, la circolazione sulla linea S9 ha subito ritardi fino a 120 minuti e limitazioni di percorso; fra le stazioni di Saronno e Seregno è stato attivato un collegamento di autobus sostitutivi. Per alcune corse della linea Milano-Mortara è stata prevista fermata straordinaria a Milano San Cristoforo e Albairate. Il treno coinvolto ha terminato la corsa a Milano Porta Romana e sarà condotto in deposito per il ripristino. Trenord “esprime vicinanza al proprio macchinista e segue l'evoluzione della vicenda attraverso la propria Funzione Security, in piena collaborazione con gli organi di polizia che stanno conducendo le indagini”.
Quindici giorni fa, invece, si sono verificati scontri in Val di Susa tra manifestanti “No Tav” e polizia. Una vera e propria guerriglia tra i contestatori dei cantieri della linea ferroviaria ad alta velocità e le forze dell'ordine chiamate a presidiare il territorio. Nel corso dei parapiglia un vicequestore è stato ferito al petto dal lancio di sassi ed è stato trasportato in ambulanza nell'ospedale più vicino. Il 13 aprile, circa 400 manifestanti “No Tav” si sono messi in cammino per raggiungere il cantiere del nuovo autoporto a San Didiero. La protesta si è riversata sui binari ferroviari, tanto che per un lungo periodo di tempo è stato bloccato il transito dei treni con conseguenti disagi per i viaggiatori.
Nel corso della protesta, il primo treno a essere stato avvicinato dai “No Tav” è stato il regionale diretto a Torino partito poco prima da Susa. Sono stati momenti di altissima tensione quando i manifestanti hanno accerchiato il treno, fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri e per il personale.
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