Torna la violenza No Tav: vicequestore ferito al petto da una pietra

Ancora forti scontro tra polizia e manifestanti No tav in Val di Susa: un vicequestore colpito in pieno petto durante un lancio di pietre

Torna la violenza No Tav: vicequestore ferito al petto da una pietra

Non si placano gli scontri in Val di Susa tra i manifestanti No tav e la polizia. Da ieri, lunedì 12 aprile, è in corso una nuova guerriglia tra i contestatori dei cantieri della linea ferroviaria ad alta velocità e le forze dell'ordine chiamate a presidiare il territorio. Nei nuovi scontri avvenuti poche ore fa un vicequestore è stato ferito al petto dal lancio di sassi ed è stato trasportato in ambilanza nell'ospedale più vicino.

Dopo la giornata di scontri di ieri, la tensione è tornata a salire nel pomeriggio di oggi, quando circa 400 manifestanti No tav si sono messi in cammino per raggiungere il cantiere del nuovo autoporto a San Didiero. La protesta si è riversata sui binari ferroviari, tanto che per un lungo periodo di tempo è stato blocato il transito dei treni con conseguenti disagi per i viaggiatori. Nel corso della protesta, il primo treno a essere stato avvicinato dai No tav è stato il regionale diretto a Torino partito poco prima da Susa. Sono stati momenti di altissima tensione quando i manifestanti hanno accerchiato il treno, fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri e per il personale.

L'occupazione della linea ferroviaria fa parte del modus operandi dei manifestanti No tav, che anche oggi hanno cercato lo scontro diretto con le forze dell'ordine. Nel tentativo di raggiungere l'autoporto, infatti, i protagonisti della protesta hanno cercato di forzare i check-point della polizia, che ha respinto l'assalto con una carica. Tra i tanti manifestanti, la maggior parte sono giovani vicini agli ambientalisti, che si sono presentati alle proteste con lo striscione: "Siamo la natura che si ribella". Come spesso accade in queste occasioni, dopo la carica la folla dei manifestanti No tav si è dispersa nei boschi attorno ai cantieri dell'alta velocità. Vigliaccamente, alcuni di loro hanno cercato di lanciare oggetti contro la polizia. La risposta delle forze dell'ordine è stata immediata, con il lancio di lacrimogeni.

L'unico ferito che si conta dopo gli scontri di quest'oggi è proprio il vicequestore, che durante una delle rappresaglie è stato preso in pieno petto da un sasso.

Fortunatamente le sue condizioni non sembrano gravi ma è stato portato in ospedale per ulteriori controlli. Intanto il cantiere per l'alta velocità prosegue nonostante le manifestazioni che periodicamente vengono organizzate in Val di Susa dai No tav, che protestano contro l'apertura di un nuovo canale di comunicazione ferroviaria con la vicina Francia.

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