In tutta Italia sono state decine di migliaia le persone che sono scese in piazza per manifestare contro l'obbligo di esibire il green pass per accedere ai ristoranti e alle altre attività ristorative, sociali e culturali. Nei prossimi giorni sono previste altre proteste nelle città del Paese ma in queste ore sono in arrivo le prime denunce per i manifestanti. A finire nel mirino della giustizia sono stati i contestatori di Pescara, circa mille, confluiti in piazza della Rinascita, meglio nota come Piazza Salotto. "La manifestazione, non preavvisata, evolveva in un corteo non autorizzato", ha spiegato la Questura.
Sanzioni per i manifestanti
La presenza delle forze dell'ordine ha evitato che "un alterco con i promotori di un gazebo di Forza Italia evolvesse negativamente. Successivamente il corteo, anticipato e seguito dalle forze di polizia e dalla Municipale si dirigeva verso il Palazzo del Governo, ove i vari promotori prendevano a turno la parola per protestare contro la politica del Governo e l'ipotizzata dittatura sanitaria". La manifestazione di Pescara si è chiusa alle 19.40 senza particolari tafferugli nella città abruzzese. Tuttavia, spiegano dalla Questura, i promotori "molti dei quali già noti alla Digos verranno denunciati per aver partecipato ad una manifestazione non autorizzata. Verranno inoltre sanzionati amministrativamente per essersi assembrati senza indossare la mascherina".
La posizione del Viminale
Il Viminale è comunque soddisfatto di come sono state gestite le manifestazioni di ieri. Le infiltrazioni dei gruppi politici erano state preventivate ma non ci sono stati scontri importanti di cui rendere nota. Le piazze sono eterogenee, ieri erano presenti persone di diverso schieramento polico ed estrazione sociale, unite nel dire no all'obbligo del green pass. Non solo no vax anche persone già vaccinate e contrarie alla nuova misura.
Il timore del Viminale, però, è sempre lo stesso. Nelle manifestazioni potrebbero infiltrarsi le gang giovanili, com'è già accaduto a Napoli e a Torino. La Stampa, riporta le preoccupazioni che provengono dal ministero dell'Interno: "C’è un ribellismo giovanile che non vede l’ora di venire alle mani". Il tentativo di politicizzazione arriva sia dai gruppi di estrema destra che da quelli di estrema sinistra e dai centri sociali, come è stato dimostrato in più di un'occasione.
"Dl sul green pass? Faremo di tutto per cambiarlo"
In merito alle manifestazioni di ieri, Matteo Salvini ha fatto un monito per tutta la politica in un'intervista rilasciata ad Affaritaliani.it: "Quelle di ieri sono piazze da ascoltare e da capire, non da attaccare o censurare. In Italia come in Europa sono piazze vive, sorridenti, belle e vere, che chiedono di tenere insieme salute e libertà. E la Lega, dentro il governo, anche se da sola, fa e farà di tutto per garantire salute, lavoro e libertà a tutti, senza obblighi, multe o divieti".
Il leader della Lega ha promesso battaglia: "Quando il Decreto sul Green Pass arriverà in Parlamento, faremo di tutto per cambiarlo, siamo già al lavoro per preparare tutti gli emendamenti possibili e necessari". Salvini è stato anche molto chiaro in merito alla sua posizione sull'obbligo vaccinale: "Io mi sono vaccinato per mia scelta, come altri milioni di Italiani, ma questo non mi dà il diritto di imporre la stessa scelta, o peggio un obbligo, ad altri milioni di Italiani che hanno un'idea diversa dalla mia", sottolinea ancora Salvini. "E soprattutto per bimbi e ragazzi, sono contro qualsiasi obbligo o costrizione, e il diritto alla Scuola (ovviamente in presenza) andrà garantito a tutti, nessun bimbo o insegnante escluso".
"Da no vax attacchi contro lo Stato"
Sui no vax, una parte dei quali da mesi minaccia la sua sicurezza, Matteo Bassetti ha invece sferrato un attacco deciso: "Credo che non bisognerebbe derubricare gli attacchi che io e altri riceviamo come l'attacco dello stupido, perché secondo me c'é dietro un'organizzazione che potrebbe essere definita davvero criminale con una strutturazione, come alcuni movimenti no-vax, dove è evidente che dietro c'é finanziamento, testa".
Ospite di Ponza d'autore, il virologo ha proseguito: "È sbagliato considerare l'attacco no-vax come un attacco perseguibile a querela: oggi è un attacco contro lo Stato e come tale dovrebbe essere
perseguito. Non esiste che ieri in piazza la gente sia andata ad attaccare i vaccini in quel modo, perché quello è un attacco contro lo Stato, come se si andasse ad attaccare la magistratura perché persegue la mafia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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