"Non assumiamo indiani in solidarietà con i marò"

La campagna lanciata da un'agenzia di consulenza di Lecco per sostenere la liberazione dei due fucilieri di Marina

"Non assumiamo indiani in solidarietà con i marò"

Una campagna di solidarietà in favore dei marò: con questa giustificazione un'agenzia di consulenza di Lecco, in Lombardia, ha spiegato la propria scelta di non assumere persone di nazionalità indiana fino alla liberazione di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.

Come riporta il sito locale Lecconews, la decisione dell'agenzia di consulenza è stata comunicata con un volantino affisso in vetrina, con tanto di immagine dei due militari italiani detenuti nel subcontinente ormai da tre anni: "Quest'azienda non assumerà personale di nazionalità indiana finché i nostri soldati non verranno liberati", si può leggere.

L'episodio, però, ha un curioso precedente e proprio nella provincia lariana.

Nel 2014 infatti l'allora presidente della Provincia Daniele Nava bloccò la richiesta di una casa di produzione dell'industria cinematografica indiana di girare una pellicola a Varenna, a poca distanza proprio da Lecco. Anche allora, si disse, il divieto subentrò proprio a causa del caso-marò.

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