Se avete il vezzo di lavare il pollo crudo prima di cuocerlo e cucinarlo, fareste bene a cambiare abitudini.
A consigliarlo è niente meno che la Food Standards Agency, l'agenzia governativa britannica per la salute pubblica alimentare, secondo cui la pratica di sciacquare la carne cruda del pollame aumenterebbe il rischio da Campylobacter, un batterio che può causare infezioni alimentari ma anche febbre, diarrea, vomito, e in alcuni casi conseguenze ben più gravi come sindrome del colon irritabile e la sindrome di Guillain-Barré, una grave patologia del sistema nervoso.
Curiosamente, l'avvertenza riguarda anche l'abitudine che alcune persone hanno di lavare le uova nella speranza di scongiurare infezioni da salmonella.
"Non esiste alcun motivo per lavare il pollo – commenta Antonia Ricci, Direttore del Dipartimento di Sicurezza Alimentare (IZSVe) – perché il lavaggio non elimina i batteri patogeni, ma aumenta la possibilità di contaminazione crociata"
"La contaminazione crociata può avvenire comunque, toccando il pollo per prepararlo e poi subito dopo afferrando qualche utensile o altri alimenti – spiega Ricci – l’acqua diventa un veicolo che rende più facile e probabile la diffusione
del patogeno. Basti pensare che possiamo sporcare il lavandino dove poi puliamo l’insalata. Alla fine il pollo viene cotto in forno e il Campylobacter muore, ma l’insalata si consuma cruda e può esserci qualche problema."
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