"Non è stato un suicidio". Il "giallo" della modella annegata nella roggia

Paolina kochelenko, ex modella, è stata ritrovata senza vita in una roggia di Valeggio (Pavia). Secondo la Procura sarebbe morta per annegamento. I familiari chiedono di riaprire il caso

"Non è stato un suicidio". Il "giallo" della modella annegata nella roggia

"Non è stata una tragica fatalità, un suicidio. Riaprite il caso". Non si dà pace Anna Vladimirovna, la mamma di Polina Kochelenko, l'ex modella e addestratrice di cani rinvenuta senza vita in una roggia di Valeggio (Pavia) il 17 aprile 2021. Secondo gli inquirenti la 35enne di origini russe sarebbe morta per annegamento nel tentativo di salvare i suoi cani dalla corrente. I familiari, invece, ritengono inverosimile l'ipotesi della tragica fatalità. Per questo motivo hanno fatto opposizione alla richiesta di archiviazione del fascicolo da parte della procura della Repubblica. L'ultima parola spetterà al giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Lapi che, il prossimo 6 giugno, dovrà decidere se procedere o meno con gli accertamenti del caso.

L'autopsia

Il cadavere di Polina Kochelenko, ex modella, addestratrice di cani con una laurea in Giurisprudenza e un master in criminologia, è stato rinvenuto in una roggia nella campagne delle Lomellina, nel Pavese. L'autopsia non ha riscontrato "segni di violenza" ma solo "ferite da urto" compatibili con l'impatto del corpo (verosimilmente già privo di vita) contro le pareti del canale. L'ipotesi ventilata dagli inquirenti è quella di "morte per annegamento": Polina si sarebbe tuffata in acqua per salvare dalla corrente i suoi cuccioli - due Border Collie, Gaia e Grey - salvo poi annegare "in pochi centimetri d'acqua", scrive il Corriere.it. Ma c'è qualcosa che non torna, secondo i familiari della vittima, nella ricostruzione della procura.

Il mistero dei cani scomparsi

A pochi passi dal canale furono rinvenuti gli auricolari, due guinzagli, un mazzo di chiavi e il cellulare dell'ex modella. Dei cagnolini, invece, non è mai stata trovata traccia. Dove sono finiti? "Intanto vorrei ricordare che Gaia e Grey pesano dai 25 ai 30 chili. - aveva precisato Anna, la mamma di Paolina, in una intervista di qualche tempo fa al Corriere della Sera - Mia figlia li addestrava anche a nuotare e, soprattutto, lei sapeva nuotare molto bene. Non può essere annegata".

Il "giallo" delle foto cancellate

C'è un'altra anomalia che getta ombre sul caso. Secondo un'appassionata di criminologia, che ha inviato due esposti alla procura di Pavia, "qualcuno" avrebbe cancellato dai social le foto dell'ex modella e i dati relativi ai suoi spostamenti nei mesi successivi alla tragedia. Forse, è lecito pensare, una persona che conosceva le credenziali di accesso all'account Facebook della 35enne. Al momento, però, non risulta alcun riscontro del dettaglio.

Per certo l'avvocato della famiglia Kochelenko, Tiziana Barrella, ritiene che vi siano elementi a sufficienza per riaprire le indagini. L'ultima parola spetterà al giudice Maria Cristina Lapi che, il prossimo 6 giugno, si pronuncerà sulla richiesta di opposizione alla chiusura del caso.

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