A Norcia, le casette di legno per i terremotati verranno assegnate a sorte fra gli sfollati, perché le domande sono il triplo delle abitazioni disponibili.
La decisione arriva dal sindaco della città umbra in provincia di Perugia, che ha finalmente pronte le prime venti casette in legno, ribattezzate dalla burocrazia Sae, soluzioni abitative emergenziali. Tuttavia il numero dei nuovi moduli - quattordici appartamentini da 40 metri quadri e sei moduli da 60 metri quadri - copre appena un terzo delle necessità. Sono infatti ottantanove i nuclei familiari che hanno fatto richiesta.
Così l'amministrazione comunale ha pensato di procedere a una riffa, allestita per oggi nel primo pomeriggio al Centro operativo comunale di Norcia - il Coc, cioè la struttura che rimpiazza il municipio in occasioni di emergenza.
La decisione del sindaco, che si difende spiegando come il sorteggio fosse l'unico metodo davvero imparziale per assegnare le Sae, è però contestata da molti cittadini, che si chiedono se non sarebbe stato più equo procedere rispettando l'ordine di presentazione delle
domande. Ad ogni modo avranno la priorità le tre famiglie con persone disabili, mentre i nuclei composti da più di cinque persone dovranno attendere sicuramente: i moduli da 80 metri quadri verranno consegnati più avanti.
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