L'occupazione in diretta Facebook. Ma il Comune non ferma i centri sociali

Gli antagonisti, come loro solito, hanno documentato tutte le fasi dell’occupazione su Facebook. Ma il Comune lascia fare. Sardone: "Sala è succube"

L'occupazione in diretta Facebook. Ma il Comune non ferma i centri sociali

Ancora occupazioni abusive con il "lasciapassare" del Comune targato Pd. Nei giorni scorsi un collettivo di antagonisti che sui social si nasconde dietro il nome di "Circolo dell’hotel" ha occupato gli spazi della Compagnia Teatrale Fo Rame in via Bordighera 2: l’ennesimo sopruso dei centri sociali che a Milano possono contare sulla tolleranza di un’amministrazione succube. Gli antagonisti, come loro solito, hanno documentato tutte le fasi dell’occupazione su Facebook: striscioni, bandiere, volantini contro la polizia e per farsi conoscere dal quartiere.

Peccato però che, come si legge nei vari commenti, i residenti della zona abbiano passato il sabato notte in bianco a causa della musica che proveniva dall’edificio occupato. Addirittura il figlio di Dario Fo, pur essendo notoriamente di sinistra, ha protestato contro l’occupazione. "Chissà per quanto tempo i residenti della zona saranno costretti ad avere come vicini di casa dei delinquenti: vorrei infatti ricordare al sindaco Sala che le occupazioni abusive sono reati previsti dal codice penale". Così Silvia Sardone, consigliere comunale e candidata alle Europee con la Lega.

Gli antagonisti spiegano di aver occupato in risposta alle politiche del governo, tirando in ballo fascismo e razzismo come scusa per fare affari in nero tra feste e serate. "Non mi stupisce infatti che questi campioni dell’illegalità si oppongano a chi, come il ministro Salvini, si sta facendo in quattro per garantire sicurezza ai cittadini. L’immobile di via Bordighera – continua Silvia Sardone – va sgomberato immediatamente: ai centri sociali, che di sociale non hanno nulla, va resa la vita il più difficile possibile.

Oltre a quest’ultima occupazione ricordo a Sala e compagni il Cantiere, il Lambretta, lo Zam, il Leoncavallo, il Torchiera e tutti gli altri centri sociali: capisco che gli abusivi rappresentino un buon bacino elettorale per la sinistra, ma la legalità non può essere sacrificata”.

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