Cinque giorni isolati e poi tampone: la lista dei Paesi con obbligo

Ecco la stretta per i viaggi fino al 6 aprile. La misura è arrivata dopo le tante proteste degli operatori per il via libera ai viaggi all’estero quando quelli in Italia sono vietati

Cinque giorni isolati e poi tampone: la lista dei Paesi con obbligo

La nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza con le norme per le vacanze di Pasqua, è arrivata dopo le tante polemiche che il via libera del governo ai viaggi all’estero, quando quelli in Italia sono invece vietati, aveva generato negli operatori del settore, albergatori compresi.

Tutti coloro che entreranno in Italia provenienti da un altro paese dell’Unione europea dovranno effettuare un tampone e porsi in quarantena fiduciaria per 5 giorni. La norma entra in vigore oggi e sarà valida fino al 6 aprile e riguarderà anche gli stranieri che vorranno venire in Italia per le festività pasquali. La regola è stata pensata con l’obiettivo di limitare gli ingressi e cercare di scoraggiare chi aveva programmato di concedersi un viaggio oltre confine nazionale. Evitando in questo modo la diffusione del virus.

Secondo quanto riportato dal Corriere però, neanche questa soluzione sarebbe piaciuta, scatenando una polemica ancora più dura e asserendo che la toppa è fin peggio del buco che c’era. A questo punto il rischio è che tutti rinuncino a viaggiare. Nell’ordinanza firmata da Speranza non vi era diversità tra i paesi membri dell’Europa e quelli Extra europei, se non il fatto che per chi arriva da questi ultimi, i giorni di isolamento fiduciario salgono a 14. Come si legge nell’ordinanza, “a tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori dell’Unione europea è fatto obbligo di sottoporsi a prescindere dall’esito del test effettuato, alla sorveglianza sanitaria e a un periodo di 5 giorni di quarantena presso l’abitazione o la dimora previa comunicazione del proprio ingresso nel territorio nazionale al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio”. Una volta terminato questo periodo di isolamento dovrà essere fatto un altro test molecolare o antigenico.

Quando serve la quarantena di 5 giorni

Ecco i Paesi che sono stati inseriti nell’elenco per i quali è richiesta la quarantena di 5 giorni: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faroe e Groenlandia) Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo) Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo) Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira) Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano) Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.

Unica deroga il viaggio per l’aeroporto

In seguito al divieto di potersi muovere liberamente in Italia per concedersi qualche giorno di vacanza al mare o in montagna, molti italiani avevano quindi pensato di sopperire con un bel viaggetto all’estero. Il divieto di spostamento tra le regioni è infatti stato prorogato fino al 30 aprile. L’unica deroga per poter varcare i confini regionali è quella che riguarda il raggiungimento dell’aeroporto di partenza. Come si legge in una nota protocollata che risponde a un’istanza dell’Astoi, l’associazione dei tour operator italiani, sulla possibilità di andare in aeroporto per turismo anche quando ci sono le restrizioni, il ministero dell’Interno ha tenuto a chiarire che “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”. Basta avere l’autocertificazione.

Altri Paesi

Qualche restrizione in più per coloro che decideranno di andare in altri Paesi. Chi tornerà dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti dovrà porsi in quarantena per 14 giorni. L’isolamento fiduciario è stato previsto anche per chi torna in Italia dopo essere stato in Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Thailandia. Vietato recarsi per turismo in tutti gli altri Stati, ma in tanti avrebbero pensato di aggirare l’ostacolo autocertificando altre motivazioni e sottoponendosi poi ai 14 giorni di quarantena una volta tornati.

Tutta l’Italia in zona rossa per Pasqua

Come abbiamo detto, il governo ha deciso per il periodo pasquale, dal 3 al 5 aprile, di mettere tutta l’Italia in zona rossa, con l’obiettivo di limitare gli spostamenti. Sarà consentito raggiungere parenti e amici una sola volta al giorno, restando però all’interno dei propri confini regionali. Ci si potrà spostare in un massimo di due persone, fatta eccezione per i minori di 14 anni e i soggetti invalidi o non autosufficienti che non verranno conteggiati.

Seconde case

Sarà consentito al solo nucleo familiare raggiungere le seconde case nel periodo pasquale, anche se le abitazioni si trovano in zone rosse. Da tenere presente che alcuni presidenti di Regione hanno firmato ordinanze che limitano gli spostamenti. Solo i residenti potranno raggiungere le seconde case in Alto Adige, Toscana, Marche e Valle d’Aosta. Vietato anche ai residenti in Liguria, Campania e in Puglia.

In Sardegna entreranno solo i residenti con tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta vaccinazione. In Sicilia si potrà entrare solo con tampone negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti l’arrivo.

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