Non si fermano le proteste dentro il centro di accoglienza di Cona, in provincia di Venezia, dove nei giorni scorsi alcuni profughi avevano manifestato per le carenti condizioni di vita, dopo la morte di una donna ivoriana di 25 anni.
Stavolta a protestare sono stati dei richiedenti asilo nigeriani. "Il problema di cui parlano loro è un’ipotizzata disparità di trattamento i migranti che protestano dicono che agli altri migranti viene permesso molto di più solo perché il referente interno è ivoriano.. sai come sono le cose qui..", spiega al Corriere Veneto Simone Borile di Ecofficina, la cooperativa che gestisce il centro e che attualmente è nell'occhio del ciclone. All'interno della struttura, infatti, vi è una divisione netta tra francofoni e anglofoni e spesso la tensione sale alle stelle.
"Visto che non è stato preso alcun provvedimento nei confronti degli ivoriani che hanno protestato – conclude Borile - i migranti nigeriani, magari in passato sanzionati per alcuni comportamenti, si sentono trattati in modo ineguale. Niente di grave per fortuna, almeno per ora. Non c’è nessuno dentro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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