La Nuvola di Fuksas non ha prezzo. O meglio, non si conosce ancora dato che potrebbe costare ancora parecchi soldi. Secondo Eur Spa, finora si sono già spesi 353 milioni di euro anche se dal Mef (che detiene il 90% della società) parlano di 100 milioni in più.
Dall’ultimo bilancio di Eur Spa risulta esserci una causa con Condotte, il gruppo che ha materialmente costruito il nuovo centro Congressi che pretende un risarcimento danni di 210 milioni e 397 mila euro. L’appaltatore, si legge nel bilancio di Eur Spa, “sostiene che l’esecuzione dei lavori sia stata perturbata dalle cause, di seguito esposte, riconducibili alla stazione appaltante”. Condotte, secondo quanto riporta La Notizia, accusa Eur Sap per “profonde modifiche alla configurazione dell’opera; gravi carenze del progetto esecutivo; sospensioni dei lavori; operato della direzione lavori; indeterminatezza del termine di ultimazione dei lavori; ritardi nei pagamenti”. La richiesta di risarcimento ammonta a 202,8 milioni di euro.
La società pubblica, però, ostenta tranquillità in quanto e sul bilancio si spiega che, in vista di una causa, si è deciso “di conferire ad un tecnico esterno indipendente, particolarmente qualificato in materia, l’incarico di revisione delle riserve per acquisire la valutazione asettica del loro effettivo rilievo economico”. E “le conclusioni cui il tecnico è pervenuto enucleano la possibile consistenza di riserve per il complessivo ammontare di euro 5,8 milioni di euro”. Ma il pericolo che la società debba versare altri soldi esiste ancora e c’è mistero sui costi effettivi della Nuvola.
L’archistar Massimiliano Fuksas ha parlato di 239 milioni di euro, Eur Spa di 353 milioni, mentre il sottosegretario al Tesoro Paola De Micheli, in un’audizione in commissione bilancio della Camera, ha detto di 467 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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