Ocean Viking sbarca a Pozzallo: "I Comuni di frontiera sempre più soli"

Continua l'assalto alle nostre coste. Nel Ragusano sbarcato anche un veliero con 94 migranti asiatici. Intanto, superata la quarantena, la Aita Mari è già ripartita da Lampedusa

Ocean Viking sbarca a Pozzallo: "I Comuni di frontiera sempre più soli"

Continua senza sosta l'assalto dei clandestini alle nostre coste. Questa mattina è toccato alla Ocean Viking. La nave di Sos Mediterranée è infatti entrata nel porto di Pozzallo al termine dell’ennesimo braccio di ferro col Viminale che l’ha vista protagonista da una settimana nelle acque del Mediterraneo, quelle più vicine alla Sicilia, con 247 clandestini a bordo. Poche ore prima sono stati salvati, grazie all'intervento di una motovedetta della Capitaneria di Porto, un centinaio immigrati, tutti asiatici, che viaggiavano su un veliero in difficoltà a 20 miglia da Isola delle Correnti. Nel frattempo, superata la quarantena, la Aita Mari è già ripartita da Lampedusa.

La Ocean Viking, da poco tornata in mare aperto, aveva recuperato i migranti sia in zona Sar libica sia maltese lo scorso fine settimana. Cinque in tutto le operazioni compiute fino allo scorso lunedì. A bordo del mezzo erano stati fatti salire cittadini afghani, siriani e turchi. Subito dopo erano iniziate le richieste per ottenere un POS. Durante tutta la settimana non erano poi mancati gli appelli a colpi di tweet in cui il personale del team raccontava le condizioni dei clandestini presi a bordo sollecitando tempi celeri nell’assegnazione di un porto sicuro. L’ultimo appello quello di ieri pomeriggio in cui si diceva che le persone a bordo erano stremate. Dopo alcuni giorni trascorsi vicino le coste agrigentine, la nave ha virato verso quelle siracusane. Poi, in serata, è arrivato il via libera da Roma per lo sbarco a Pozzallo.

Con l'avvicinarsi della primavera, torna a preoccupare l'infittirsi degli sbarchi. "Con l’arrivo della stagione estiva – spiega a IlGiornale.it il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna – di sbarchi ce ne saranno sempre di più e nell’agenda del governo italiano e di quello europeo non c’è nessuna attività diretta a intervenire su questo fenomeno. Io - prosegue il primo cittadino – non ritengo che ciò sia corretto. Stiamo parlando di persone umane alle quali va salvata la vita e stiamo parlando di lasciare da soli i comuni di frontiera ad affrontare questo fenomeno". Il sindaco di Pozzallo chiede un’azione più incisiva da parte delle istituzioni: "Chi è seduto nelle poltrone non può capire quello che dobbiamo affrontare noi che siamo chiamati ad intervenire".

Non solo Ocean Viking a Pozzallo ma anche una barca a vela soccorsa durante la notte con 96 migranti a bordo, tutti di origine curda. L’imbarcazione è stata soccorsa dagli uomini della Capiateria di porto mentre si trovava in balia delle correnti nel siracusano. Un’operazione alquanto difficoltosa a causa delle pessime condizioni meteo marine che si è conclusa all’alba. E nel frattempo l’Ong spagnola Aita Mari ha lasciato il porto di Lampedusa dopo aver concluso la quarantena. In mare aperto si trovano anche la Sea Watch e la Open Arms.

E ad Agrigento la Squadra mobile ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 39enne egiziano, S.S.M. Su di lui grava l'accusa di essere il presunto scafista che ha causato la morte, per ipotermia, di 7 migranti lo scorso 25 gennaio durante uno sbarco a Lampedusa.

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