Aveva creato il gruppo Facebook 'Delitto Garlasco: chiediamo giustizia per Chiara Poggi' sul quale, tra dicembre 2011 e il marzo 2012, ha postato messaggi di accusa nei confronti di Alberto Stasi. Ora Maria Grazia Montani dovrà pagare una multa da 900 euro e versare un risarcimento di 9 mila euro a favore dell'ex studente bocconiano, condannato a 16 anni in via definitiva per l'omicidio della fidanzata, trovata morta la mattina del 13 agosto 2013 nella sua abitazione di Garlasco.
I messaggi sul social
"Stasi sei finito, la tua ora sta per arrivare", "La pagherai", "Non basteranno i proiettili, arriverà la giustizia divina". Questi i messaggi che la donna scriveva su Facebook. Era stato lo stesso Stasi a raccontare in aula durante il processo di essere stato pedinato e oggetto di insulti sul social. L'ex studente della Bocconi aveva spiegato che sulla pagina web c'erano dettagli "sulla mia vita personale. Cioè che facevo festini a sfondo omosessuale e gay e che assumevo sostanze stupefacenti".
Il tribunale
Il giudice monocratico del Tribunale di Milano ha condannato la donna per diffamazione aggravata nei confronti di Stasi. La 51enne è stata invece assolta reato di minacce, in quanto ha già versato al 34enne un assegno di 6 mila euro.
La difesa
Il difensore della donna aveva chiesto l’assoluzione per la sua assistita visto che il "suo è stato un atteggiamento infantile, ingenuo. Lei riteneva di avere un dono e di riuscire a parlare con Chiara Poggi nell’aldilà, non credeva di commettere un reato".
La donna aveva proposto un risarcimento complessivo di 15 mila euro per indurre Stasi a ritirare la
querela presentata contro di lei. "Chiedo scusa a Stasi per quello che ho fatto, non sapevo che fosse una diffamazione. Era una storia che mi coinvolgeva molto, parlavo con Chiara, che è dentro di me", ha spiegato la 51enne.
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