È il #CarbonaraDay e i social sono invasi: spaghetti, bucatini e rigatoni, tutti conditi con uova, guanciale e pecorino romano.
L'evento voluto dai pastai italiani di Aidepi (Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane) e Ipo (International Pasta Organisation) e in collaborazione con Tuttofood, unisce gli italiani in un piatto che è diventato col tempo un vanto della cucina Tricolore.
"Ognuno ha i suoi segreti e la sua versione e l'equazione della carbonara perfetta è una sfida che appassiona milioni di foodies e chef di tutto il mondo", dice Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai di Aidepi, "Abbiamo voluto festeggiare questo piatto per andare oltre l'idea di ricetta ideale".
Secondo il rapporto dell'Accademia italiana della cucina, tra tutte le ricette italiane la pasta alla carbonara è la più reinterpretata all'estero. Ma sono proprio gli ingredienti base e l'attaccamento alla ricetta tradizionale di questo piatto dalle origini incerte a renderla una vera e propria bandiera d'Italia.
Ecco quindi come preparare una carbonara che soddisfi i "puristi":
Gli ingredienti sono solo sei. Si parte dalla pasta ovviamente: la tradizione vuole gli spaghetti o i maccheroni di grano duro, ma almeno in questo caso è ammessa qualche variazione (pasta corta o bucatini). Poi c'è il guanciale, meglio se laziale, magari di Amatrice. E il pecorino romano. Qualcuno azzarda il mix con un po' di parmigiano per smorzare il gusto: una variante tutto sommato tollerata. Per quanto riguarda le uova si considera almeno un tuorlo a testa e un albume ogni 4 persone. Si finisce con i classici sale e pepe. Nient'altro. Non fatevi tentare da cipolla, aglio o panna. Né da versioni "light" o esotiche, come la "carbonara vegetariana" che sostituisce il guanciale con le zucchine.
La ricetta
Il procedimento sulla carta non è complicato, ma dare la giusta cremosità alla salsa senza far rapprendere l'uovo è un'arte che richiede pratica. Mentre l'acqua bolle, si fa saltare il guanciale in una padella senza aggiungere olio: basta il grasso rilasciato a dare sapore al condimento. Nel frattempo si sbattono le uovaa aggiungendo un po' di sale e pepe e infine il formaggio, montando leggermente con una frusta. Si sala l'acqua, si butta la pasta e - dopo qualche minuto per far sì che la pasta rilasci l'amido - si aggiunge un po' di acqua di cottura alle uova. In questo modo l'acqua bollente e carica di amido scioglie il formaggio e "cuoce" le uova (la temperatura massima non dovrebbe superare i 63°) in una sorta di "zabaione salato" che non deve mai risultare troppo liquido.
A quel punto si scola la pasta al dente, la si salta in padella con il guanciale e si versa il tutto nella ciotola con le uova, mescolando bene. Se ce ne fosse bisogno, si può aggiungere un altro cucchiaio di acqua della pasta. Una volta impiattata, una spolverata di pecorino e pepe non guasta mai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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