Omicidio Biagi, l'ex br chiede lo sconto di pena

Boccaccino faceva parte del commando che uccise Marco Biagi, il 19 marzo del 2002

Omicidio Biagi, l'ex br chiede lo sconto di pena

Sono passati 17 anni dalla morte del professore Marco Biagi, ucciso con sei colpi, da un commando delle Brigate Rosse, di fronte al portone della sua casa a Bologna. La sera del 19 marzo 2002, Biagi stava rientrando a casa, come ogni sera, quando alcuni uomini con indosso caschi integrali, lo fermarono e aprirono il fuoco. Quella stessa notte, le Nuove Br rivendicarono l'omicidio.

Ora, Simone Boccaccini, 61 anni, uno dei brigatisti giudicati colpevoli dell'attentato, ha chiesto che la sua pena venga ridotta. Il caso è stato discusso davanti alla Corte d'assise di Bologna, che nei prossimi giorni si esprimerà in merito alla decisione. Boccaccini era stato condannato in via definitiva a dicembre del 2007, a scontare 21 anni di carcere per il delitto Biagi e a 5 anni e 8 mesi, per banda armata, associazione con finalità terroristica e rapina a Roma.

Boccaccini ha chiesto, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, il riconoscimento del vincolo della continuazione tra le due sentenze, con una riduzione complessiva della pena. Chiede, cioè, che la durata complessiva della pena non sia di 26 anni e 8 mesi (la somma delle singole condanne), ma venga diminuita. Il sostituto procuratore non si sarebbe opposto alla riduzione, pur avendo richiesta che sia minima, ritenendo sussistano i presupposti.

Lorenzo Biagi, figlio di

Marco, in una lettera aperta, indirizzata al padre, esprime la rabbia "per il fatto che lo Stato e le Istituzioni ti abbiano completamente e gravemente abbandonato lasciandoti senza scorta con la quale ora saresti ancora qui".

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