Sono stati arrestati all'alba, con l'accusa di omicidio, Giovanni e Christian Vacca, rispettivamente padre e figlio di 40 e 20 anni, accusati dell'omicidio di Sonia Nacci, la 43enne morta in seguito alle percosse nell'ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto il 22 dicembre scorso. Il fatto è accaduto a Ceglie Messapica, un piccolo Comune in provincia di Brindisi, e la donna in un primo momento venne sottoposta ad un intervento chirurgico nell'ospedale di Francavilla Fontana. I due uomini spacciavano e la donna aveva chiesto loro alcune dosi di sostanze stupefacenti.
Dopo un mese di indagini portate avanti dai carabinieri di Brindisi, i due uomini sono finiti in manette. Come si legge nell'ordinanza di custodia cautelare a causare la tragica morte della donna i calci, i pugni e, soprattutto, le martellate.
Cosa è accaduto
Erano circa le ore 23 del 21 dicembre scorso. I due hanno spinto la donna dalle spalle. La vittima è caduta sbattendo la testa a terra. Il più giovane dei due uomini ha preso un martello da carpentiere e ha iniziato a colpire la 43enne insieme a calci e pugni. Evidenti, sul corpo della donna, le ecchimosi e gli ematomi. Ad essere colpiti il torace, l'addome ed il fianco sinistro della donna. Sonia Nacci non è riuscita a difendersi e i due uomini avrebbero approfittato della "situazione sanitaria - della donna - compromessa pure dal consumo di sostanze stupefacenti".
I soccorsi
A trovare la vittima in fin di vita è stato il figlio, un ragazzino di 15 anni, che ha subito chiamato il 118 chiedendo aiuto. La donna è stata trasportata in codice rosso all'ospedale di Francavilla Fontana, un altro Comune in provincia di Brindisi, con rottura della milza ed è stata subito sottoposta ad un intervento chirurgico per l'asportazione della stessa. La 43enne all'arrivo in ospedale avrebbe dichiarato di essere stata aggredita. La stessa è deceduta il giorno dopo nel reparto di rianimazione dell'Ospedale "Santissima Annunziata" di Taranto dove era stata trasferita, in un secondo momento, per sottoporla alle trasfusioni.
Gli arresti
Le motivazioni per cui padre e figlio hanno commesso l'omicidio sono legate alle sostanze stupefacenti di cui la donna era dipendente. La 43enne pare avesse chiesto alcune dosi di droga ai suoi aggressori, ma aveva ancora dei debiti da saldare. Oggi all'alba, tra i vicoli in calce bianca, come si vede dalle immagini della gallery, le camionette dei carabinieri hanno fatto irruzione ed i militari hanno tratto in arresto i due uomini a conclusione delle indagini. Come detto sono entrambi accusati di omicidio.
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