Omicidio Luca Sacchi, Del Grosso intercettato: "Prendo quella cosa.."

La telefonata del giovane arrestato con l'accusa di omicidio con l'amico De Propris: "Glieli levo tutti e settanta? Poi ti faccio un bel regalo"

Omicidio Luca Sacchi, Del Grosso intercettato: "Prendo quella cosa.."

Nuovi colpi di scena sull'omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso a Roma lo scorso ottobre con un colpo di pistola alla testa. Ora spuntano alcune intercettazioni che potrebbero fare maggiore chiarezza sulla morte del giovane.

"Ascoltami, sto con un amico mio che conosci bello fulminato...ma se invece io vengo a prendermi quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Poi ti faccio un bel regalo...". Al Giornale Radio Rai, la voce di Valerio Del Grosso intercettato prima della tragedia. Il giovane, arrestato con l'accusa di aver ucciso Luca Sacchi, parla al telefono con l'amico Marcello De Propris, anche lui in cella.

Secondo gli investigatori, la "cosa" di cui si parla al telefono sarebbe la pistola che De Propris avrebbe fornito a Del Grosso. Poi c'è il riferimento ai 70mila euro che la fidanzata di Sacchi, Anastasiya Kylemnyk, avrebbe tenuto nello zainetto.

Momenti che precedono la rapina e l'omicidio avvenuto durante una compravendita di droga. Circostanza confermata dall'amico di Luca, Domenico Costanzo Marino Munoz, sentito come persona informata sui fatti. "La sera dell'aggressione ho percepito che Luca, Anastasia, Giovanni Princi (in carcere per il tentato acquisto di droga, ndr) e le persone notate in via Latina stavano facendo qualcosa di poco lecito", ha riferito ai pm il giovane. "Anastasiya ha detto a Luca: 'tutto a posto'. Luca non ha detto nulla ma ha annuito con la testa. Io non ho chiesto nulla", ha continuato Munoz.

Per i pm di piazzale Clodio il giovane cileno è un testimone chiave della vicenda al punto che la Procura ha depositato il verbale dell'audizione svolta il 6 dicembre scorso al tribunale del Riesame che si è riservato di decidere sulle istanze di annullamento delle misure presentate dai difensori della fidanzata di Luca e da quelli di Princi. "Ritengo molto verosimile che la sera dell'aggressione Luca, Anastasia, Princi, i due soggetti conosciuti da quest'ultimo e probabilmente i due aggressori, avessero concordato una cessione o l'acquisto di sostanze stupefacenti. Non penso proprio - ha aggiunto Munoz - che nella nostra passione della moto qualcuno abbia fatto traffico di moto o parti di esse, rubati. Anzi lo escludo".

Dopo le

parole del teste, si vuole andare a fondo anche sull'ultima chiamata tra Valerio Del Grosso e Marcello De Propris. La "cosa", i "70mila euro", il "regalo". Tutti indizi che potrebbero portare alla verità.

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