Omicron e vaccini, occhio a questi sintomi: quando fare il test

Sono soprattutto 8 i sintomi che potrebbero dare l’allarme. Particolare attenzione agli svenimenti

Omicron e vaccini, occhio a questi sintomi: quando fare il test

Con una nuova variante in arrivo, che ha già preso piede nel Regno Unito, dove in Inghilterra in un solo giorno sono stati registrati ben 1300 casi, diventa sempre più importante riuscire a riconoscere eventuali sintomi di Omicron che possono verificarsi nei soggetti vaccinati. Solo nel nostro Paese sono più di 50 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid. Qualcuno ha ricevuto due dosi e non tutti la dose booster. Risulta quindi molto importante ascoltare il proprio organismo e renderci conto se abbiamo contratto il virus.

Quali sintomi nei soggetti vaccinati

Un gruppo di ricercatori norvegesi ha condotto uno studio prendendo in esame 111 persone su 117 che avevano preso parte a una festa, dalla quale si era sviluppato un focolaio, il 26 novembre del 2021. L’89% di questi soggetti aveva ricevuto due dosi di vaccino anti-Covid a mRna, e quindi Pfizer o Moderna. I dati dello studio, che sono stati pubblicati su Eurosurveillance, la rivista di malattie infettive ed epidemiologia, hanno rilevato che sono otto i segnali da prendere in considerazione. Un soggetto che ha contratto la variante Omicron ha otto principali sintomi: tosse, naso che cola, affaticamento, mal di gola, mal di testa, dolori muscolari, febbre e starnuti. Secondo i ricercatori, i primi tre, ovvero tosse, naso che cola e affaticamento, erano quelli più comuni nei soggetti vaccinati, mentre starnuti e febbre erano quelli meno comuni.

I due segnali premonitori

Sarebbero due i sintomi, secondo quanto asserito dagli esperti, che potrebbero dare la certezza che abbiamo contratto la variante Omicron del Covid-19: stanchezza e vertigini/svenimento. Non si parla però di una semplice stanchezza, ma piuttosto di un affaticamento che può anche diventare dolore fisico con muscoli doloranti o deboli, mal di testa e anche visione offuscata e perdita di appetito. Ci sarebbe anche un legame tra gli svenimenti e Omicron, secondo quanto emerso da un nuovo rapporto eseguito in Germania, dopo che il personale medico di Berlino si è reso conto che il Covid stava provocando vari svenimenti in un paziente di 35 anni che si trovava ricoverato in ospedale. Questa specifica mutazione, oltre a essere altamente infettiva, sembra quindi indebolire i soggetti ancor prima della manifestazione dei classici sintomi che rivelano l’infezione.

Sono molti i soggetti vaccinati e poi contagiati da Omicron che hanno dato infatti segni di svenimento e, in certi casi, le indagini degli studiosi europei stanno cercando di valutare anche come

possa essere possibile prevenire una ulteriore diffusione virale tramite alcuni campanelli d’allarme. Il consiglio è quello di sottoporsi a un test e isolarsi non appena ci sembra di avere una serie specifica di reazioni.

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