"Valletti del Pd". Così Forza Italia liquida i fuoriusciti

Licia Ronzulli: "Trovo incredibile che ci sia chi ha barattato i propri valori per una poltrona". E Tajani: "Gli elettori non perdonano chi tradisce"

"Valletti del Pd". Così Forza Italia liquida i fuoriusciti

"Allibita da chi ha lasciato il centrodestra per ritrovarsi a fare la stampella della sinistra". A dar voce allo sconcerto politico è Licia Ronzulli, coordinatrice lombarda di Forza Italia ed esponente di punta del partito azzurro. All'indomani dell'annunciato acccordo tra il Pd e Azione, la grande ammucchiata di sinistra non sembra stupire né preoccupare i moderati. Del resto, sussurrano fonti del centrodestra, quell'accordo sembrava ormai scritto da tempo, nonostante le dichiarazioni di segno opposto rilasciate da Calenda in passato. A stupire, piuttosto, è ancora la scelta di quei colleghi passati dall'altra parte della barricata con l'avvicinarsi delle elezioni.

"Trovo incredibile che ci sia chi ha barattato i propri valori e gli interessi dei cittadini per una poltrona. Il nostro elettorato non voterà mai chi è alleato del Pd. Al contrario, gli elettori si sentiranno presi in giro da un'alleanza truffa e da chi, in nome della legge elettorale e solo per la propria sopravvivenza, tradisce gli elettori. Questo accordo avvantaggia il centrodestra perché è stato svelato un bluff", ha affermato Licia Ronzulli in un'intervista rilasciata a La Stampa. Poi la stoccata a Calenda, anche in riferimento ai toni accesi di un recente botta e risposta sui social: "È verbalmente violento e ha risposto con volgarità e malcelata aggressività a una considerazione politica. Attaccare le donne in politica con sessismo e machismo è, purtroppo, diventato uno sport nazionale".

Ronzulli: "A sinistra alleanza per le poltrone"

La vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, poi, si è soffermata proprio sul partito azzurro rileggendo in chiave positiva le recenti fuoriuscite di alcuni iscritti. "Forza Italia non ha perso pezzi, si è alleggerita di chi da mesi remava contro la linea politica data dal presidente Berlusconi nell'alveo del centrodestra. Abbiamo piuttosto rafforzato la nostra squadra, per esempio, con il sottosegretario del governo Draghi, Valentina Vezzali, e con adesioni di amministratori locali in tutto il territorio nazionale", ha dichiarato al riguardo la Ronzulli. In mattinata, ad Agorà Estate, la stessa senatrice aveva anche ribadito: "A sinistra hanno messo in piedi un'alleanza basata sul numero di posti, di candidature e di collegi da spartirsi. Si tratta di un'accozzaglia, di un'ammucchiata organizzata solo per un accordo elettorale (...) La verità è che non danno alcuna affidabilità, a differenza del centrodestra che, invece, è unito da 28 anni".

Tajani: "Elettori non perdonano chi tradisce"

Parole alle quali, a distanza di poche ore, ha fatto eco anche il coordinatore di Fi, Antonio Tajani. Intervenendo a SkyTg24, il vicepresidente azzurro ha commentato così la decisione di quei parlamentari che hanno lasciato il partito per passare al centrosinistra: "Gli elettori non perdonano chi tradisce". Già nella serata di ieri, 2 agosto, Tajani era stato severo sui fuoriusciti nel corso di un'intervista rilasciata a Filorosso, su Rai3. "A volte c'è qualcuno che pensa, 'Franza o Spagna purché se magna'. Anche gli ultimi che se ne sono andati, dicevano di essere democristiani e ora vanno con Fratoianni, con la Bonino, con quelli che erano i loro nemici fino a ieri", aveva detto.

Per contro, il vicepresidente forzista ha ribadito la coerenza conservata dal partito di Silvio Berlusconi. "Forza Italia è sempre la stessa, siamo un partito liberale non abbiamo mai cambiato posizione, chi se ne è andato ha sempre avuto poca fortuna, adesso hanno tentato i ministri che non portano un voto e stanno facendo la sinistra con Fratoianni, hanno tradito gli elettori per andare a fare i valletti al Pd, gli elettori non perdonano chi tradisce", ha commentato Tajani su Skytg24. Parlando poi con i cronisti, il coordinatore azzurro ha spiegato che il programma unitario del centrodestra sarà "probabilmente fatto di pochi punti fondamentali": tra di essi, la collocazione internazionale "dalla parte dell'Occidente, della Nato e dell'Ucraina", le riforme istituzionali, la lotta alla pressione fiscale.

Tajani: "Calenda? Finisce l'equivoco"

Infine, una chiosa su Calenda. "Non ci crea alcun problema, anzi finisce l'equivoco. Non c'è un centro alternativo a Forza Italia, perché il centrino che doveva nascere è diventata una appendice, una costola del Partito democratico. Le scelte saranno della forza maggiore e loro saranno costretti a seguire, a rinunciare per esempio al nucleare".

Adesso, ha concluso il coordinatore forzista, "Calenda e il centrino dovranno rinunciare a tutto, e anche coloro che se ne sono andati da Forza Italia perché volevano diventare liberali diventeranno alleati di Fratoianni, di Speranza e del ministro Orlando. Buona fortuna".

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