Ora la sinistra nega il sesso ai dipendenti comunali

La proposta di una consigliera comunale cancella nome, età e sesso. Una mossa che per il Pd rischia di mettere a rischio le quote rose

Ora la sinistra nega il sesso ai dipendenti comunali

Nome, cognome, età e genere sessuale. Dimenticatevali, se volete presentervi alla selezione del Comitato dei Garanti. L'iniziativa del Comune di Bologna infatti prevede la presentazione di curriculum in quali figureranno solo gli studi, i precedenti incarichi e le esperienze maturate. Una mossa che è stata penseta e proposta per "favorire una scelta libera da pregiudizi sull'età o sul sesso", spiega Emily Clancy promotrice della proposta.

"Via il sesso dai curricula"

La proposta che prevede l'inserimento del curricula "genderless" per l'organo che ha il compito di giudicare l'ammissibilità o meno dei referendum consultivi è stata messa ai voti il 28 settembre e votata pressoché all'unanimità. Una mossa anti-discriminazione caldeggiata dall'eletta in Consiglio comunale Emily Clancy, volto di Coalizione civica. L'ispirazione della promotrice arriva da Londra, dove si è formata Emily Clancy, consigliera comunale 25enne esperta di diritti LGBTIQ, eletta a giugno di quest'anno tra le fila di Coalizione civica.

All'iniziativa si è opposta il Pd con

Raffaella Santi Casali. Recitente perché, come riportato su Libero, "con questi criteri - ovvero l'assenza del sesso del candidato - diventerebbe maggiormente difficoltoso rispettare le quote rosa".

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