Orrore nel piatto: ecco cosa serve la mensa agli agenti di Bologna

Vermi e insetti di ogni tipo nelle pietanze e servizi igienici fatiscenti e per lo più guasti, sono queste le tristi condizioni in cui versa la Caserma Smiraglia di Bologna

Orrore nel piatto: ecco cosa serve la mensa agli agenti di Bologna

Vermi striscianti all’interno delle insalate, mosche, larve, sassolini nelle minestre ed addirittura anelli di metallo nelle pietanze”. È un menù da incubo quello che da due anni a questa parte viene propinato agli agenti della Caserma Smiraglia di via Cipriani a Bologna.

Di sorprese raccapriccianti, solo nell’ultimo semestre, se ne contano ben otto. L’ultima in ordine di tempo risale allo scorso 7 luglio quando, all’interno di un piatto di insalata, ha fatto capolino un biagattino (Guarda la gallery). Qualche settimana prima, invece, ospiti indesiderati della stessa specie erano stati avvistati in una porzione di cavolfiore e in un piatto di tonno. Ma Amedeo Landino, segretario provinciale del Silup, è pronto a giurare che i casi sono molti di più e che “ormai gli agenti sono demotivati a segnalare”. È per questo che, Landino, ha preso carta e penna ed ha scritto al nuovo questore Gianfranco Bernabei denunciando “gli episodi singolari accaduti negli ultimi mesi” e “la mancanza di igiene e pulizia degli alimenti” serviti dalla mensa. “Se per gli amanti del cibo orientale gli insetti possono rappresentare delle vere leccornie – annota il segretario provinciale del sindacato di polizia – per noi sono l’ennesimo schiaffo in faccia alla dignità delle colleghe e dei colleghi che, non avendo una valida alternativa, sono costretti a questo trattamento”. E allora, quello che chiedono gli agenti al questore è “una dura presa di posizione sull’argomento” per “riportare a livelli di decenza la mensa della caserma” e per “ampliare il più possibile le convenzioni alternative” così da “riconoscere finalmente l’affermazione del diritto al buon cibo e alla buona salute”.

Ma i problemi della Smiraglia non finiscono qui. Come spiega Landino, infatti, anche le condizioni dei servizi igienici sono a dir poco imbarazzanti. E così una missiva è stata indirizzata anche al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. Nonostante nel 2016 siano state stanziante “ingenti cifre” per la ristrutturazione dei bagni, allo stato dell’arte, “più della metà sono gusti”.

Questo crea non pochi disagi alle centinaia di poliziotti che alloggiano e vivono gli spazi della caserma, “costretti ad affrontare delle vere e proprie file per poter usufruire dei servizi igienici ancora funzionanti”. Senza contare che “quel che resta di utilizzabile versa in uno stato pietoso”, denuncia il segretario del Siulp. In effetti, tra muri scrostati ed umidità, all’interno di una doccia è germogliata persino una piantina.

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