"Il 9 febbraio i media inglesi hanno denunciato all’opinione pubblica un fatto di comportamento riprovevole di alcuni operatori di Oxfam Gran Bretagna, avvenuto nel 2011 ad Haiti".
È in una lettera invita a TgCom24 che la sezione italiana della Ong parla dello scandalo molestie che ha travolto l'associazione, chiedendo perdono, ma specificando come al tempo di quei fatti "non era ancora nata".
"Oxfam Gran Bretagna avviò immediatamente un’indagine interna allo scopo, non solo di verificare le eventuali responsabilità dei 7 operatori coinvolti, ma soprattutto di tutelare e salvaguardare le potenziali vittime. Alla fine delle indagini quegli operatori furono allontanati. Da allora abbiamo migliorato e applicato con maggiore trasparenza il modello di intervento e le misure di safeguarding per evitare possibili altri casi", scrive al sito Maurizia Iachino, presidente della sezione italiana.
"Chiediamo perdono a chi è stato offeso - dice - ma non possiamo permettere che le colpe di pochi, a noi estranei, cancellino il lavoro e l’abnegazione di tanti
di noi in Italia"."Oxfam Italia e altre affiliate, come Oxfam Spagna e Oxfam Québec, rimangono ad Haiti dove continueranno a lavorare a importanti progetti di sviluppo e ricostruzione in aiuto della popolazione", aggiunge.
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