Nuovi dettagli vanno ad aggiungersi a un situazione già pesante per l'Oxfam, ong sotto accusa per casi di abusi emersi nelle ultime settimane e che ora deve rispondere anche di minacce che sarebbero state rivolte a un collega da tre uomini del team di Haiti perché non parlasse.
Proprio da Haiti era emersa la storia di festini con prostitute giovanissime e uomini impiegati dall'Oxfam. E qui, si legge in un rapporto che finora era rimasto riservato e confinato all'interno dell'organizzazione, sarebbero state profferte le minacce per guadagnarsi il silenzio del collega di lavoro.
Nel rapporto, che Oxfam aveva annunciato di voler ora rendere pubblico, sono stati cancellati i nomi dei dipendenti licenziati dopo i fatti di abusi e molestie sessuali. I computer dell'ong sarebbero anche stati utilizzati per scaricare "materiale
pornografico e illegale". Un accordo con il direttore dell'ufficio di Haiti, Roland van Hauwermeiren, permise ai colpevoli di dimettersi, a patto di collaborare all'inchiesta.
"Incontreremo anche il governo di Haiti per scusarci dei nostri
errori e per discutere quello che possiamo fare anche per le donne colpite da questi fatti - ha dichiarato Oxfam - noi speriamo che questo contribuisca a ricostruire la fiducia di quelli che sostengono il nostro lavoro".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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