A Padova i bagni diventano gender neutral: l'ultima trovata di Zan

L'annuncio dell’esponente Pd: “Il contrasto alle discriminazioni passa anche da questi interventi”

A Padova i bagni diventano gender neutral: l'ultima trovata di Zan

Da Milano a Roma, passando per Bologna e Napoli: l’Italia è invasa dai Gay Pride, con sfilate e cortei di ogni tipo da parte del mondo LGBT. Come sempre, non mancano le polemiche, basti pensare ai poliziotti discriminati dal mondo omosessuale. E, naturalmente, c’è spazio anche per alcune nuove rivendicazioni. In prima linea c’è Alessandro Zan, volto Pd pronto a punire i reati di opinione.

Il Padova Pride Village fondato dal dem, infatti, ha adottato la politica dei bagni gender neutral. L’iniziativa è stata presentata venerdì, tra gli ospiti anche la consigliera comunale Etta Andreella e l’immunologa Antonella Viola (per la promozione del suo libro, “Il sesso è (quasi tutto)”, ndr). Una trovata simpatica, per carità, ma abbastanza bizzarra. Sulle porte delle toilette, infatti, campeggia un cartello arcobaleno che recita “We don’t care”. Ognuno ha il diritto di non sentirsi discriminato, quindi liberi tutti.

“Il Village è da sempre un presidio all'avanguardia per i diritti civili e questa iniziativa lo conferma”, le parole di Alessandro Zan riportate dal Gazzettino:“Ci allineiamo alle politiche che troviamo applicate nelle città europee più avanzate. Il contrasto alle discriminazioni passa anche da questi interventi, che testimoniano attenzione, sensibilità e piena inclusione”.

Presente per promuovere il suo scritto, Antonella Viola ha ovviamente condiviso la linea sui bagni gender neutral: “L’inclusione non può che portare ad una maggiore sicurezza e ad una maggiore libertà”. Per l’immunologa, dunque, non differenziare i servizi igienici è un forte segnale per “ribadire che è necessario abbattere i muri, evitare la segregazione, l’essere compartimentalizzati e bloccati in un ruolo specifico”. Superare la divisione tra maschi e femmine, dunque, come unico obiettivo. “Non c’è più un bagno sbagliato, non c’è un luogo sbagliato”, il grido di Andreeella.

Nonostante la grande presenza mediatica di Zan, il suo Padova Pride Village non è il primo a puntare su questa trovata. Pochi giorni fa al Polo Piagge dell’Università di Pisa sono stati inaugurati i primi bagni genderless.

In quel caso, nessun cartello arcobaleno e nessuna scritta strappalacrime, ma il simbolo che viene riconosciuto a livello internazionale per indicare il genere neutro e che graficamente vuole dare l'idea di “fluidità e superamento del binarismo”.

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