Padova, la cella è troppo piccola: quattromila euro al detenuto Il sindaco: "Paghiamo i criminali..."

Verrà risarcito con quasi 5mila euro un detenuto albanese che avrebbe passato sei mesi in una cella di 15 centimetri più piccola del minimo normativo. Protesta l'amministrazione locale

Padova, la cella è troppo piccola: quattromila euro al detenuto Il sindaco: "Paghiamo i criminali..."

A Padova per la prima volta un carcerato è stato risarcito per "detenzione inumana", in base al decreto voluto dall'Europa. Ma per qualcuno si tratta, invece, del primo caso italiano di scarcerazione con buonuscita. Ed è subito scoppiata la polemica. A un detenuto albanese condannato a sei anni di detenzione per associazione a delinquere, prostituzione minorile, violenza privata e falsa testimonianza i contribuenti verseranno la cifra di 4808 euro di indennizzo. Il risarcimento insieme a uno sconto di dieci giorni sui cento che gli rimangono da scontare è dovuto alle condizioni "disumane" di detenzione.

Per sei mesi l'uomo sarebbe stato confinato in una cella di 15 centimetri quadrati più piccola dei tre che la nuova normativa europea prevede come limite minimo di spazio a disposizione di ogni carcerato. Il fatto che la norma sia successiva al periodo di detenzione non sembra aver modificato di una virgola il contenuto della sentenza.

Non si è fatta attendere a lungo la reazione inferocita del sindaco di Padova Massimo Bitonci che chiede al ministero della Giustizia di bloccare il provvedimento. "Orlando venga a Padova e spieghi perchè i veneti devono pagare con le proprie tasse, oltre agli sprechi di Roma, anche la buonuscita di un criminale, mentre le giovani vittime delle sue azioni porteranno per tutta le vita il peso delle violenze subite, senza ricevere neanche un euro.

Il Ministro blocchi il risarcimento: se non fosse irrisoria rispetto al danno subito, quella cifra dovrebbe essere donata alle vittime e non certo al carnefice" ha dichiarato il primo cittadino della città veneta.

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