Papa Francesco: "Se il tuo idolo è lo smartphone, buttalo"

All'udienza generale di oggi, Papa Francesco parla dell'idolatria, che costringe l'uomo ha sacrifici in nome di oggetti, immagini o ruoli

Papa Francesco: "Se il tuo idolo è lo smartphone, buttalo"

"Per amare davvero bisogna essere liberi dagli idoli". Questo il messaggio che ha voluto dare Papa Francesco, nell'udienza generale di oggi, dedicata al tema dell'idolatria, ritenuto di grande attualità dal Santo Padre.

La parola "idolo" deriva dal verbo greco "vedere" ed è inteso come una visione, sulla quale ci si fissa, come se intorno non ci fosse nient'altro, diventando un'ossessione, più importante di ogni altra cosa. Nell'antichità, agli idoli si facevano sacrifici, ma anche oggi, nella nostra società funziona nello stesso identico modo. Cambia solo l'aspetto che essi hanno assunto. "Il mondo offre il supermarket degli idoli, che possono essere oggetti, immagini, idee, ruoli", che sono in realtà proiezioni di sè stessi.

E in nome di questi oggetti o di questi ruoli si sacrificano le cose importanti:"per la carriera gli arrampicatori sociali sacrificano i figli; la bellezza chiede sacrifici umani, magari passando come certe donne ore e ore davanti allo specchio; la fama chiede l'immolazione di sé stessi; la droga rovina la salute e mette a rischio la vita stessa". Il Papa non risparmia il denaro e il piacere: il primo"ruba la vita", mentre il secondo "porta alla solitudine".

L'idolo dà l'impressione di rispondere ai bisogni essenziali dell'uomo, perché promette felicità, e sembra basti possederlo per sentirsi realizzati e lo si cerca in continuazione, per mantenere quel senso di soddisfazione. Ma Bergoglio ammonisce:"L'attaccamento a un oggetto o a un'idea rende ciechi all'amore. Per amare davvero bisogna esseri liberi dagli idoli: buttiamoli dalla finestra!".

Invita ognuno a individuare il suo idolo e a liberarsene. E fa dello smartphone l'esempio concreto e attuale dell'idolatria, che rende schiava ogni generazione.

Dai giovanissimi agli adulti, sembra che nessuno possa fare a meno dei selfie, dei messaggini e delle chat, sacrificando spesso le persone che si hanno di fronte, perché sembra più importante quello che si vede su uno schermo, piuttosto che nella realtà.

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