Parte l'assalto della sinistra: "Si vota per la droga libera"

In una sola settimana sono state raccolte ben 491.933 firme, fra i firmatari quasi la metà ha meno di 25 anni

Parte l'assalto della sinistra: "Si vota per la droga libera"

Sta per raggiungere le 500 mila firme la campagna per il referendum sulla cannabis, promossa dalla sinistra. In una sola settimana, infatti, è stato raggiunto un risultato a dir poco sorprendente, come ammesso dagli stessi promotori dell'iniziativa.

A lanciare la raccolta firme, che si sta svolgendo sulla piattaforma online referendumcannabis.it, sono state le Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone, in collaborazione con i partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani. Nella primavera del 2022 si andrà molto probabilmente al voto.

Tanta la soddisfazione de parte degli organizzatori, che parlano di un evento straordinario, ma di certo non inatteso. "Da tempo occorreva un intervento sul tema della cannabis e con la firma digitale in pochi giorni il tema è esploso", si legge in un comunicato rilasciato dal comitato promotore e riportato da AdnKronos. "Questo referendum è la prima raccolta firme italiana tenutasi interamente online sul sito referendumcannabis.it. La velocità della mobilitazione conferma la voglia cambiamento sulla cannabis ma anche di partecipazione alle decisioni su questioni che toccano personalmente". I promotori puntano adesso a raccogliere un ulteriore 15% di firme, per poter depositare con sicurezza il referendum in Cassazione a fine mese.

I commenti

"La politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci. Per i diritti civili e sociali, senza soluzione di continuità", è stato il commento di Giuseppe Civati, che ha spiegato come la società sia adesso matura per rompere uno schema da sempre bloccato. "La grande partecipazione e mobilitazione per il referendum sull'eutanasia legale, altra battaglia di civiltà su cui il parlamento non decide, ci dicono che i cittadini e le cittadine vogliono esprimersi, far sentire la propria voce. E il referendum è lo strumento per farlo", ha aggiunto. "Una nostra battaglia da sempre", ha dichiarato Beatrice Brignone, segretaria di Possibile. I promotori hanno inoltre precisato che la loro campagna ha anche lo scopo di togliere risorse e giro d'affari alle mafie, garantendo ai consumatori qualità e sicurezza. Di grande importanza, in questa fase di raccolta firme, la possibilità di adesione online, che ha consentito ad un numero incredibile di persone di aderire.

"Oggi siamo a 491.933 firme, siamo a un soffio dal raggiungimento delle 500mila firme, una soglia psicologica e anche politica importante, ma non è la certezza di avere concluso la raccolta firme", ha comunicato Marco Perduca, dell'associazione Luca Coscioni, spiegando che fra i firmatari, quasi la metà ha meno di 25 anni. È attesa, adesso, la risposta della politica, in particolar modo dei partiti di sinistra.

Le dichiarazioni di Letta

Di recente è arrivata la risposta del

segretario del Pd Enrico Letta, che in merito al referendum su eutanasia e cannabis, ha dichiarato: "Sono iniziative prese da altri. Rifletteremo nelle prossime settimane su quale atteggiamento tenere".

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