Un cavillo "frena" le Regioni: così cambia il calendario dei colori

Le scuole e i negozi riapriranno di martedì e, poi, il cambio successivo avverrà di mercoledì, l’altro di giovedì e si procederà di questo passo, creando enormi difficoltà

Un cavillo "frena" le Regioni: così cambia il calendario dei colori

Sono attese per oggi le decisioni del ministero della Salute riguardanti il passaggio da una fascia all’altra da parte delle regioni italiane sottoposte alle restrizioni per l’emergenza Coronavirus. Questa volta, però, il cambio di colore si potrà effettuare a partire da martedì, a differenza di quanto succedeva in precedenza, quando il passaggio avveniva di domenica e, successivamente, di lunedì. Come fa notare Marco Antonellis su Tpi, è un cavillo inserito nell’ultima ordinanza del ministero a mandare in tilt il conteggio e, di conseguenza, a rendere difficile la gestione dei servizi per le regioni.

La scelta di cambiare la “colorazione” dei territori ogni quindici giorni, invece dei canonici quattordici, avrà come conseguenza che ogni due settimane si scalerà di un giorno. Quindi si partirà di martedì e, poi, il cambio successivo avverrà di mercoledì, l’altro di giovedì e si procederà di questo passo, creando enormi difficoltà ai governatori, soprattutto a quelli che subiranno variazioni importanti per ciò che riguarda i parametri restrittivi. È il caso, per esempio, del Lazio che dovrebbe passare dalla fascia rossa a quella arancione.

Questo significa che il presidente Nicola Zingaretti dovrà riaprire le scuole non a partire da lunedì, ma il giorno successivo. A cascata, anche le imprese e i negozi chiusi in zona rossa non potranno riaprire il primo giorno della settimana, conseguenza del principio adottato nell’ordinanza di modificare le fasce ogni quindici giorni. L’aspetto che maggiormente preoccupa i presidenti delle regioni e che, nonostante le lamentele, il governo non ha nessuna intenzione, almeno per il momento, di emanare un nuovo provvedimento per sanare questa palese incongruenza.

In questo momento le regioni rosse sono: Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Puglia, Campania. Il resto sono arancioni, essendo state annullate tramite decreto tutte le zone gialle. Nessuna zona bianca, cioè l’area a basso rischio di contagio: l’unica è stata la Sardegna, adesso in fascia arancione. Le riaperture o le chiusure ulteriori avverranno dunque a partire da martedì prossimo. Il Lazio, come detto, dovrebbe essere declassato oggi in zona arancione.

Il Veneto spera nello stesso passaggio. La Campania, i cui contagi settimanali sono sotto la soglia di guardia, dovrebbe restare in zona rossa, a causa dell’indice di contagio. La Lombardia resterà rossa, come il Piemonte.

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