Paura del ghiacciaio di Planpincieux, arriva l'evacuazione

Il Comune di Courmayeur decide di correre ai ripari a causa del previsto maltempo

Immagine Wikipedia
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Il maltempo previsto per la serata di oggi ha fatto scattare l'allarme per il timore di crolli dal ghiacciaio di Planpincieux, località situata nella Val Ferret, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.

Per evitare rischi, il comune di Courmayeur ha deciso di evacuare, a partire dalle ore 18:30 di oggi fino alle 8 di domattina, una specifica zona della Val Ferret sita sotto i serracchi, nella quale sono presenti una decina di edifici. A essere tenuta sotto stretta osservazione è, nello specifico, una porzione ampia circa 400mila metri cubi del ghiacciaio la quale, stando alle ultime rilevazioni, si starebbe spostando di circa un metro al giorno. La scelta operata dal comune di Courmayeur segue la pubblicazione del report da parte della "Fondazione montagna sicura", nella quale si fa riferimento all'allerta idrogeologica gialla diramata dal Centro funzionale regionale.

Secondo il report, lungo la dorsale alpina sono possibili "localizzati fenomeni di colate detritiche e di esondazione nei rivi secondari. Non si escludono frane superficiali e cadute massi". Il Comune ha disposto altresì il presidio, dalle ore 18.30 alle 23, della strada comunale bivio Meyen Montitta/ Planpincieux. Dalle ore 23 alle 8, e anche in precedenza in caso di precipitazioni, il transito veicolare e di pedoni sarà dirottato lungo la strada della Montitta (con senso unico alternato).

Cosa accade

È dal 2019 che, a causa del movimento dei ghiacciai sul Monte Bianco, e dei distacchi dei serracchi, si susseguono episodi di chiusure preventive e parziali evacuazioni nella Val Ferret. Il più recente è quello arrivato proprio nelle ultime ore.

"Ci sono stati crolli di piccoli dimensioni nelle ultime settimane, dalla parte frontale", dichiara il dirigente della Regione Valle d'Aosta Valerio Segor, "quindi, per fortuna, vanno a sfavore dei volumi complessivi che possono essere mobilizzati". Ciò significa, quindi, che maggiore è il livello di frazionamento del volume che scende verso valle e minimi sono i rischi che dal ghiacciaio di Planpincieux scivoli il blocco da 400mila metri cubi ora sotto osservazione. Ghiacciaio che, spiega ancora Segor, "si muove tanto perché c'è stato un inverno molto mite e quindi anche la coltre nevosa di protezione, in superficie, è sparita molto rapidamente". Si registrano pertanto al momento movimenti "che normalmente si hanno quasi due mesi dopo, ma con una massa complessiva che non ha ancora reagito in termini di sua divisione in porzioni più piccole. Lo sta facendo pian piano", precisa il tecnico.

La Regione ha predisposto fin dal 2013 un avanzato sistema fotografico, coadiuvato da due radar, in grado di garantire il monitoraggio della situazione 24 ore su 24. Nonostante che siano spariti 32 ghiacciai in meno di 20 anni, per una superficie complessiva di circa 34 Km2, in Valle D'Aosta ne rimangono altri 184 i quali, stando alle più recenti rilevazioni datate 2020, occupano un'area totale di 120 Km2.

Il piano di rischio glaciale attivato dalla Regione dieci anni fa e affidato a Fondazione montagna sicura, "riguarda le zone antropizzate, non gli itinerari alpinistici", spiega il presidente dell'organizzazione Jean-Pierre Fosson, "il consiglio è di affidarsi alle guide alpine".

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