Paziente si fa operare all'occhio. Ma il chirurgo rimuove quello sano

A causa dell'errore del chirurgo che lo stava operando per un cancro all'occhio, il paziente slovacco si ritrova condannato alla cecità a vita

Paziente si fa operare all'occhio. Ma il chirurgo rimuove quello sano

La Slovacchia è stata ultimamente scioccata da un grave caso di malasanità, che è costato la vista a un malcapitato paziente. La cecità a vita di quest'ultimo è stata determinata da una disattenzione del chirurgo che lo stava operando. Il luminare ha infatti "sbagliato occhio" da rimuovere, provocando di conseguenza al paziente un danno irreparabile alla salute.

Secondo quanto riportato ieri dai principali media internazionali, il malcapitato, di 50 anni di età, si era rivolto agli specialisti dell'ospedale Ružinov di Bratislava, uno dei più importanti del Paese, per provare a farsi rimuovere un cancro all'occhio, che gli aveva causato ormai lesioni permanenti e semi cecità. Il personale della struttura aveva così immediatamente allertato l'equipe di un chirurgo oftalmico in servizio presso quell'ospedale, per sottoporre il paziente all'intervento necessario.

Il chirurgo in questione, ad oggi coperto da anonimato, ha però asportato al 50enne l'occhio sano, lasciando al suo posto quello affetto da tumore e infliggendo al malcapitato una cecità perenne. In seguito a tale caso di malasanità, i vertici dell'ospedale hanno subito mostrato vicinanza alla famiglia del paziente, assicurando piena collaborazione per mitigare le conseguenze mediche, psicologiche e sociali dell'accaduto.

Ad avviso dei sindacati dei camici bianchi, l'errore incriminato sarebbe conseguenza del degrado che sta soffrendo la sanità slovacca, con medici costretti a emigrare altrove in cerca di paghe migliori e di turni non massacranti.

Quell'intervento chirurgico conclusosi tragicamente, hanno denunciato sempre le organizzazioni che tutelano i lavoratori del comparto sanitario, sarebbe anche un effetto della scarsa lucidità e attenzione di cui stanno soffrendo i medici del Paese dall'inizio dell'emergenza Covid, che ha provocato pressioni insostenibili sugli ospedali e turni di lavoro intensificati per i dottori e per gli infermieri.

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